«Er Gambero», «Er Mattonella», «Er Riccetto», «Er Ciccio», «Er Cannellone», «Pierino la...
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CHI SONO TUTTI GLI INDAGATI
Andrea Cherubini, 32 anni, era il capo, promotore e fornitore di stupefacenti del sodalizio.
Daniele Cherubini, 34 anni, stretto collaboratore del fratello Andrea nonché contabile del gruppo.
Angelo Cherubini (padre di Daniele e Andrea) era l'addetto al recupero crediti del gruppo.
Simone Ciotoli (Gambero), 39 anni, era il broker dello stupefacente ed organizzatore di gruppi di fuoco per il recupero crediti.
Cristiano Lombardi (Cannellone), 32 anni, era il fornitore e pusher del gruppo deputato anche allo spaccio al dettaglio.
Ivano Uras (Ciccio), 30 anni, era il fornitore dello stupefacente.
Stefano Polidoro, 40 anni, broker di stupefacente del gruppo.
Luca Freré, 30 anni, fornitore armi del gruppo e pusher.
Mirko Freré (fratello di Luca), 28 anni, è il più giovane ed era il fornitore armi del gruppo e pusher.
Pierluigi Delle Fratte (Pierino la peste), 56 anni, fornitore delle armi del gruppo.
Gli altri pusher del gruppo erano il 46enne Alessio De Renzi (Mattonella), il 48enne Giulio De Renzi, il 38enne Marco Ciccarelli (Riccetto), il 38enne Giorgio Della Pietra e il 36enne Renato Iafolla (Treno).
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Le indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma sono iniziate nel 2017 con il tentato omicidio di Alfredo Di Bona.
Il bacino di diffusione della cocaina era il quartiere San Basilio e l'organizzazione aveva come centro per lo spaccio, la sala scommesse gestita dai fratelli Cherubini, Andrea e Daniele a capo del sodalizio. Una attività che veniva gestita senza lesinare violenze, sia nei confronti di acquirenti insolventi, sia nei confronti di bande concorrenti.
LA LUNGA GUERRA AI RIVALI DEL TUFELLO
Secondo gli investigatori la cifra della violenza sembra essere una costante: c'erano veri e propri “gruppi di fuoco” organizzati contro eventuali gruppi rivali o acquirenti di stupefacenti insolventi ai pagamenti. Ne è la prova l’agguato operato dal "Gambero" Simone Ciotoli il giorno di Pasqua del 2016 nei confronti di un malavitoso rivale nel quartiere Tufello a colpi d’arma da fuoco, evento nel quale fu colpito da proiettili vaganti il giovane ventunenne Davide Centi, ridotto in fin di vita e costretto su una sedia a rotelle per tutta la vita.
Dopo quella sparatoria il Gambero fuggì latitante in Spagna e fu arrestato dalla Polizia una volta tornato a Roma per festeggiare il compleanno della figlia. Anche Luca Freré nel febbraio del 2017, cacciato dai buttafuori di un noto locale in zona Eur poiché ubriaco e molesto, sparò alla “cieca” verso l’ingresso del locale ferendo alcuni avventori, evento che destò sconcerto e scalpore. Pierluigi Delle Fratte fu l'autore della rapina alla gioielleria Mariani in viale Marx 139 (Casal dei Pazzi). Agì con un complice, Mitar Marjanovic, personaggio di altissimo spessore criminale, leader della famosa banda di rapinatori transnazionali denominata “Pink Panters”, ovvero un gruppo composto da ex militari della ex Yugoslavia, Montenegro e Serbia e criminali locali, noto per rocambolesche rapine in gioiellerie di tutto il mondo. A seguito di ulteriori indagini sui rapinatori, ne nacque un filone parallelo che si concluse con l’arresto in flagranza di reato per tentato sequestro di persona a scopo di rapina commesso con armi ai danni di un imprenditore, il giorno 10 aprile 2018 in zona Olimpico, durante la partita di Coppa Roma-Barcellona.
Ci avevano provato a seminare gli investigatori. La banda arrestata stamattina pianificava le azioni e incontrava gli acquirenti di stupefacenti per lo più nel quartiere San Basilio, che poi era il loro luogo di nascita, precisamente nella sala scommesse gestita dai fratelli Andrea e Daniele Cherubini denominata “Planet 365” e successivamente denominata “Quality Bet” sita a Roma in via Fossombrone civico 135, motivo da cui prende il nome l’operazione “Bet&Drug”. Durante l'inchiesta sono stati sequestrati 2,3 tonnellate di cocaina, 5 kg di hashish, 100 grammi di marjiuana, 2 pistole e un coltello, e diecimila euro in contanti.
All'operazione hanno partecipato 15 equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Roma, un elicottero della Polizia di Stato, 2 Squadre del Reparto Cinofili della Questura di Roma e personale della Squadra di P.G. del Commissariato Fidene –Serpentara per un totale di 100 operatori circa.
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Il Messaggero