Sessanta milioni di euro all’anno, è la portata dell’economia parallela illegale, secondo una stima della Dda, che a Roma si fonda sull’impero della droga...
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Roma, vecchi clan e boss emergenti in guerra per spartirsi il litorale
Tor Bella Monaca, in manette due pusher sequestrate 60 dosi di stupefacente
In totale, nel Lazio i sequestri per droga sono aumentati del 13,52%, passando dagli 8.618,90 kg nel 2017 ai 9.784,16 del 2018. Nel resto dell’Italia, invece, la crescita nel complesso si è fermata al 4,53%. Solo il Veneto ha conosciuto un boom maggiore.
Dopo il picco del 2015, poi, quando ne vennero sequestrati 124,56 chili, torna ad aumentare anche la richiesta dell’eroina, i cui sequestri da parte di carabinieri, finanza e polizia, sono aumentati di oltre un terzo rispetto all’anno scorso: più 33,2%, 86,78 chili. «Nella Capitale - diceva la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese al termine del comitato provinciale straordinario sulla sicurezza e l’ordine pubblico di venerdì - si è registrato un aumento dell’85% dei reati connessi alla droga e alla droga sono legati gli ultimi episodi di cronaca più cruenti». Uno scenario allarmante che trova conferma nelle 4.317 operazioni antidroga effettuate dalle forze dell’ordine nella regione nel corso del 2018, di cui ben 3.698 a Roma, e che, nell’insieme, rappresentano il 16,87% delle indagini portate a termine su tutto il territorio nazionale. Mentre sono state denunciate all’autorità giudiziaria per reati sugli stupefacenti 5.952 persone, delle quali 4.584 in stato di arresto, con un aumento del 7,85 per cento rispetto all’anno precedente, corrispondenti al 16,66% del totale nazionale. Cresce significativamente anche il numero degli stranieri coinvolti nel narcotraffico, con un più 18,45%. Le nazionalità prevalenti sono quelle albanese, nigeriana, gambiana, marocchina e romena. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero