Roma, faida a coltellate per il controllo dello spaccio in una piazza: due arresti nelle famiglie dell'ex banda della Magliana

Roma, faida a coltellate per il controllo dello spaccio in una piazza: due arresti nelle famiglie dell'ex banda della Magliana
Nel dicembre del 2015 era stato accoltellato per la spartizione di una piazza di spaccio dalla suocera, quella Fabiola Moretti compagna dell’Accattone della Banda della...

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Nel dicembre del 2015 era stato accoltellato per la spartizione di una piazza di spaccio dalla suocera, quella Fabiola Moretti compagna dell’Accattone della Banda della Magliana, e dal fratellastro della moglie. Ora Giuliano Bevilacqua, 25enne, è stato arrestato insieme alla moglie, la 23enne Nefertari Mancini, entrambi con precedenti, ritenuti responsabili di detenzione e cessione di sostanza stupefacente. Non una famiglia come tutte le altre, ma una famiglia in passato legata alla Banda della Magliana. 


Nefertari Mancini è infatti figlia di Fabiola Moretti ed Antonio Mancini, noto appunto come l’Accattone. Gli arresti di oggi, svolti in esecuzione di un’ordinanza cautelare emessa dal gip del Tribunale di Roma ed eseguita dai Carabinieri della Compagnia di Pomezia, nascono appunto dalle indagini scaturite a seguito dell’accoltellamento di Bevilacqua avvenuto nel dicembre 2015 ad opera della suocera, un tempo vicina agli ambienti della Banda della Magliana, e del fratellastro della moglie, Ilary Mazza appunto «concorrenti» nell’attività di spaccio di sostanze stupefacenti nella stessa zona. Stando alla ricostruzione dei militari, marito e moglie arrestati avevano allestito una piazza di spaccio di cocaina all’interno del «fortino» di via dei Papiri, un agglomerato di case popolari disposte a rettangolo in località Santa Palomba, a Roma, dove avevano un folto numero di clienti. Ad agevolare la loro attività illecita erano una serie di vedette compiacenti che li avvisavano dell’arrivo delle forze dell’ordine. L’indagine è stata condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pomezia con l’ausilio di quelli della Stazione Carabinieri di Roma Divino Amore ed è nata appunto a seguito dell’accoltellamento della sera del 20 dicembre di due anni fa.


All’epoca dei fatti e nell’immediatezza del ferimento, i carabinieri arrestarono anche madre e figlio aggressori. A quanto riferito la Moretti si trova tutt’oggi agli arresti domiciliari per questa vicenda. L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica - Gruppo reati gravi contro il patrimonio e gli stupefacenti - presso il Tribunale di Roma, diretto dal procuratore aggiunto Lucia Lotti è andata avanti dal dicembre del 2015 al marzo del 2016 e ha permesso di accertare come l’accoltellamento fosse scaturito dai dissapori nati per la spartizione del traffico di sostanze stupefacenti nel «fortino» di via dei Papiri, e di dimostrare come gli indagati fossero compartecipi del medesimo disegno criminoso volto all’acquisizione di grandi partite di cocaina, al taglio della stessa, nonché al suo successivo confezionamento e vendita al numeroso reticolo di acquirenti fidelizzati. Gli arrestati sono stati portati in carcere a Velletri. Fabiola Moretti è un’ex pentita della banda della Magliana e legata in passato anche a Danilo Abbruciati ed amica di Renatino di De Pedis, esponenti dell’organizzazione che ha insanguinato Roma a cavallo tra gli anni ‘70 e ‘80. La Moretti è tornata più volte in carcere per aver violato gli arresti domiciliari in questi anni. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero