"Donna di cuori" sbattuta sulla spiaggia di Focene, i due velisti in mare fra onde di due metri. Le condizioni meteo-marine avverse sul litorale romano hanno reso...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
CAMBIO DI CONDIZIONI METEO-MARINE
«Due ore dopo – sottolinea Massimo Striani, uno dei naufraghi – sono improvvisamene mutate le condizioni del mare e un forte vento ha sollevato onde alte più di due metri. A quel punto abbiamo tentato di rientrare con un motore di 8 cavalli, ma l’operazione non ha sortito un grosso effetto e la barca è stata spinta verso terra dalle grosse onde».
I due skipper sono stati abili a superare la scogliera soffolta, gettata a protezione della costa, e quindi una secca che si trovano a poche centinaio di metri dalla riva. Giunti a ridosso della riva si sono tuffati mare e con coraggio i due appassionati di vela sono riusciti a governare l’unità, con l’ausilio di due funi, e consentito al cabinato in vetroresina di adagiarsi su un fianco scongiurando danni allo scafo. La chiglia alla fine del naufragio è rimasta intatta pur avendo avuto un grosso impatto sulla sabbia del fondale.
GRAZIE ALLA CAPITANERIA DI PORTO
«Per fortuna è andata bene – precisa invece Corrado Fiori, l’altro naufrago – ma abbiamo però qualche perplessità sul recupero del natante. A Fiumicino, dove ci sono tanti cantieri, nessuno è attrezzato per il tempestivo recupero della nostra barca. Questa notte dobbiamo lasciare una persona a controllarla anche se è stata messa in sicurezza con quattro tiranti collegati a terra. Vorrei ringraziare la Capitaneria di porto per la disponibilità mostrata nei nostri confronti con la presenza del suo disponibile personale».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero