Non è facile comprendere il loro malessere anche perché, quei piccoli, per dimostrarlo hanno come unico strumento le lacrime. Sono i neonati, bambini di pochi giorni o di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Al fianco delle attenzioni mediche, inoltre, il reparto cerca di rispondere al dolore dei neonati con tutta una serie di procedure rivolte anche alle famiglie. «Usiamo delle scale di valutazione tascabili per individuare il grado di sofferenza del piccolo», spiega Valeria Martinori, infermiera pediatrica. «Attraverso cinque parametri, che vanno dal pianto al respiro, dal battito cardiaco alla posizione delle gambe, capiamo se è necessario chiedere l'intervento del medico o compiere da sole delle pratiche per calmare il bambino». Vere terapie seppur non farmacologiche, come le luci soffuse, le carezze, o la somministrazione di acqua e zucchero. E il reparto in cui i piccoli sono ricoverati, ha l'aspetto di un vero nido. «Cerchiamo di riprodurre nelle incubatrici - aggiunge Anna Portanova, coordinatrice infermieristica della neonatologia - l'habitat dell'utero materno, i piccoli dentro le macchine sono avvolti in una forma concava ricoperta di cotone che contribuisce a farli sentire più tranquilli». Per i genitori, infine, il reparto permette l'assistenza continuativa. Molte mamme che allattano possono continuare a farlo, nonostante il ricovero del piccolo, perché ospitate 24 ore su 24 nella stanza delle cicogne. Un appartamento a loro disposizione che supera le barriere spesso imposte da un ospedale.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero