Pretende dalla ex moglie i soldi investiti durante il matrimonio, rischia di finire a processo per estorsione, come un boss qualsiasi. «Mi darai i soldi con le buone o con...
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E' sposato, ma non lo dice all'amante. Per i giudici è sostituzione di persona
Ho calcolato che mi devi più di centomila euro, con precisione 135.000». La donna non trovandosi un estorsore di professione davanti all'inizio nicchia. Risponde a malapena. «Mi hai lasciato col mutuo da pagare. Sola e con un bambino da accudire con attenzione, vuoi pure i soldi?», gli risponde, pensando di aver risolto. Ma il marito, senza tenere in nessun conto l'accordo di separazione che prevede che la casa resti alla moglie e lui contribuisca alle spese del bambino, porta avanti il suo piano. Secondo lui ha diritto a metà casa, anche se la caparra è stata saldata dal suocero e l'ex moglie ha continuato da sola a pagare le rate del mutuo, e lui non ha mai versato un euro per il bambino. «Vendi casa o ti farò togliere il bambino». I ricatti intimidatori registrati nelle mail e su Whatsapp sono finiti agli atti. Alla fine la donna, assistita dall'avvocato Giuseppe Falvo, decide di denunciare. E' probabile che si rivedranno a breve in un'aula di giustizia. Lui in veste di estorsore e lei di taglieggiata. Il pm ha sintetizzato l'accusa: «Con minacce ripetute l'imputato compiva atti idonei in maniera non equivoca a farsi consegnare 135.000 euro asseritamente spettantegli per non meglio identificati acquisti effettuati durante la convivenza». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero