Tutti seduti uno accanto all’altro sui treni regionali e sui convogli delle ferrovie gestite dall’Atac, dalla Roma-Lido alla Termini-Giardinetti. Capienza piena per...
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«Verso l'esaurimento»
Il punto, si legge nelle premesse del provvedimento, è sostanzialmente uno: «Le attuali limitazioni sulla capacità di carico dei mezzi pubblici, a fronte di un costante aumento della domanda, sono destinate a condurre a breve all’esaurimento dell’offerta». A settembre, il sistema dei trasporti rischia di non reggere più, con la capienza al 60% e i posti a sedere contingentati: uno sfruttabile dai passeggeri, uno vietato. Ecco perché, si legge ancora nella delibera numero 11914 del 31 luglio 2020, la giunta regionale «ritiene necessario, fatta salva ogni valutazione in ordine all’andamento della curva epidemiologica, disporre la ripresa del trasporto con una previsione di capienza a pieno carico, limitatamente ai posti a sedere, in modo che siano evitati assembramenti nelle aree adibite ai posti in piedi».
I bus Cotral
La possibilità di occupare al 100% i sedili non riguarderebbe i bus dell’Atac, ma praticamente tutto il resto del comparto: «Il settore del trasporto pubblico regionale/locale di linea ferroviario», quindi i treni regionali e le ferrovie urbane gestite dal Comune: la Roma-Lido, la Termini Giardinetti e la Roma-Viterbo. E ancora: «Il trasporto automobilistico extraurbano (i bus Cotral, ndr) e marittimo nonché il trasporto pubblico non di linea, compresi i servizi di noleggio con conducente di veicoli e autobus e taxi».
lI tassisti
Sulle auto bianche oggi può salire davanti solo il conducente, mentre dietro possono accomodarsi due passeggeri per ogni fila, a meno che non facciano parte di un unico nucleo familiare. In quel caso si può arrivare a tre. «Davanti è bene che rimanga solo il tassista - commenta Loreno Bittarelli, presidente della cooperativa 3570 - anche perché molti taxi si sono adeguati montando un divisorio. Per il resto siamo favorevoli all’incremento dei posti. Comprendiamo le ragioni che hanno portato a queste misure, ma per noi sono state penalizzanti».
Quando scatterà l’aumento della capienza? Al dipartimento Mobilità della Regione si mantengono cauti. Prima bisognerà valutare la curva dei contagi, che nelle ultime settimane ha ripreso a salire. In ogni caso, si legge nella delibera, si dovrà tenere conto di due fattori: «È necessario conciliare la tutela del diritto alla salute con gli effetti delle restrizioni in corso in materia di trasporto sulla situazione economica e sociale». Il presidente della Commissione Mobilità della Regione, Eugenio Patanè, spiega il senso dell’operazione: «È illogico - dice - tenere vuoti alcuni posti a sedere se si sottrae spazio a chi sta in piedi e lì si formano gli assembramenti. Le frequenze delle corse poi andranno aumentate».
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Il Messaggero