Un’area di 10mila mq, più di 70 proprietari dei ruderi che restano, compreso il Campidoglio a cui afferisce un piccolo lembo di quel mondo dimenticato nel cuore di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Agli appelli dei residenti e dei cittadini, che chiedevano più sicurezza e un recupero dell’area, seguirono le promesse dell’amministrazione del II Municipio e di quelle del Comune: «Trasformeremo la zona, la riqualificheremo» perché «non succedano più fatti così mostruosi».
Tutto inizia a ottobre 2018. Oggi, 16 luglio 2020, (dopo quasi due anni) via dei Lucani è ancora lì che aspetta la sua nuova vita.
Roma, Raggi vuole riqualificare il complesso dove morì Desirée
L’amministrazione di Roma Capitale aveva avviato un iter per il recupero della zona, facendo leva sull’articolo 2 della legge sulla rigenerazione della Regione Lazio che permette a un’amministrazione pubblica e ai cittadini di essere coinvolti nei progetti urbanistici anche su aree dove insistito proprietà private. Da qui l’avvio di una “call” per la raccolta di manifestazioni di interesse volte a presentare dei progetti preliminari di recupero e riqualificazione del comprensorio. Ma vedendo lo stato attuali di via dei Lucani è più che mai verosimile credere che ci vorranno ancora un paio di anni prima di veder mutato quest’angolo di Roma.
Dalla morte della Mariottini alla “dead-line” per la presentazione dei progetti passarono diversi mesi poi la scadenza fissata in prima battuta a novembre 2019 è stata posticipata allo scorso febbraio quando il Campidoglio ha ricevuto tre progetti differenti, uno dei quali presentato da un raggruppamento di cittadini che punta a realizzare in quota parte sulla superficie totale spazi pubblici per i cittadini: parchi, giardini, aree verdi, sale studio o asili. Nel mezzo - fanno sapere dal Campidoglio - però è arrivata la pandemia del Covid-19, motivo per cui ancora si aspetta la delibera sull’approvazione dei progetti preliminari a cui il Campidoglio potrà attingere per il progetto definitivo. Il meccanismo non è semplice: «I progetti presentati, che non sono vincolanti - spiega l’assessore all’Urbanistica Luca Montuori - saranno discussi con la cittadinanza, valutati e infine selezionati dall’amministrazione».
Il caso Desirée e l'ultimo oltraggio: spaccio nel palazzo dove morì a San Lorenzo
Alla fine di questo processo “partecipato” (che non ha un tempo limite, potrebe durare poche settimane o forse di più) si arriverà alla definizione del programma di rigenerazione urbana ma servirà una variante al piano regolatore da approvare in Aula Giulio Cesare. Soltanto dopo si potrà bandire la gara per la realizzazione della riqualificazione. Sempre che i privati siano favorevoli. Nel caso in cui, infatti, non si riuscisse a trovare un accordo «L'amministrazione può propcedere - conclude l'assessore Montuori con l'esproprio dell'area per interesse pubblico». Anche questo eventuale passaggio dovrà comunque essere approvato dall'Assemblea capitolina, mentre via dei Lucani - e un po' tutto il quartiere di San Lorenzo - resta a guardare e ad aspettare. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero