Delitto Vannini, presentato ricorso in Cassazione contro la condanna a 5 anni

Delitto Vannini, il pm della Corte d'Assise d'appello di Roma, Vincenzo Saveriano, ha presentato ricorso in Cassazione chiedendo omicidio volontario con dolo eventuale per...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Delitto Vannini, il pm della Corte d'Assise d'appello di Roma, Vincenzo Saveriano, ha presentato ricorso in Cassazione chiedendo omicidio volontario con dolo eventuale per l'intera famiglia Ciontoli. In secondo grado, nella sentenza dello scorso 29 gennaio, il maresciallo della Marina con un ruolo nei servizi segreti, Antonio Ciontoli, era stato condannato a 5 anni e il reato derubricato in omicidio colposo.  Saveriano chiede anche l'annullamento della sentenza 29 gennaio «con rinvio ad altra sezione della medesima Corte d'Assise d'appello»


Vannini, appello della madre: «L'indagine riparta da zero»

Tre anni di pena sempre per il colposo erano stati chiesti invece per i suoi familiari: la moglie Maria Pezzillo e i figli Federico e Martina, quest'ultima fidanzata di Marco Vannini. Già in appello il procuratore generale Saveriano, rappresentante dell'accusa, aveva chiesto nella sua requisitoria 14 anni per omicidio volontario per l'intera famiglia Ciontoli. La difesa, con i legali Pietro Messina e Andrea Miroli, nei giorni scorsi ha annunciato il ricorso alla Suprema Corte per ottenere l'assoluzione di Maria Pezzillo, Martina e Federico Ciontoli non escludendo neanche la possibilità di presentare ricorso anche per Antonio, il capofamiglia che si è attribuito la responsabilità dello sparo che ha ucciso il povero ragazzo di Cerveteri il 17 maggio del 2015.

  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero