Stracci, cartacce, vecchie valigie e bottiglie. Ogni sorta di rifiuti sommerge Porta Pinciana. Un'area abbandonata al degrado da mesi, come più volte segnalato dai cittadini...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Da più di un mese cumuli di immondizia sono in bella mostra nelle aiule a ridosso delle Mura Aureliane – racconta Sebastiano, un residente della zona - Fino a qualche tempo fa erano in parte coperte dall'erba alta. L'erba è stata tagliata e così l'immondizia si è potuta mostrare in tutta il suo splendore».
Dopo il Servizio Giardini sul posto è arrivata anche l'Ama. Ma anche in questo caso nessun ha portato via i rifiuti. «Nelle settimane successive – raccontano i residenti - gli addetti alle spazzatrici dell' Ama sono passati almeno quattro volt per pulire i marciapiedi e spazzare la strada, ma la monnezza è sempre là».
Ecco perchè alcuni abitanti della zona hanno scritto un'email al sindaco. Dalla segreteria del primo cittadino la situazione è stata segnalata all'Ama, ma il problema non è ancora stato risolto. Dall'Ufficio di Marino rispondono così: «E' il massimo che possiamo fare in queste circostanze». I cittadini protestano: «Se non riescono a risolvere neanche i problemi segnalati, figuriamoci per gli altri».
Dopo la segnalazione del Messaggero, Ama è intervenuta oggi per sanare la condizione di degrado in cui versavano le aree verdi a ridosso di Porta Pinciana. «Sul posto - spiegano dall'azienda - due operatori, con il supporto di un mezzo a vasca, hanno rimosso i rifiuti presenti, in prevalenza cartoni, giornali e plastica».
Secondo Ama, la problematica di queste aree verdi «è dovuta alla presenza dei senza fissa dimora, che le utilizzano come luoghi dove costruire i loro giacigli per poi abbandonare in terra tutti i rifiuti prodotti. Ama monitora costantemente le condizioni di decoro di queste aree verdi, intervenendo quando le condizioni di sicurezza lo consentono». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero