Deborah, la folla ai funerali applaude il padre. «Non era un mostro». Lei non c'è

Gremita la chiesa di Santa Maria Vergine del Carmine a Monterotondo Scalo per i funerali di Lorenzo Sciacquatori, morto a 41 anni per mano della figlia Deborah all'alba della...

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Gremita la chiesa di Santa Maria Vergine del Carmine a Monterotondo Scalo per i funerali di Lorenzo Sciacquatori, morto a 41 anni per mano della figlia Deborah all'alba della scorsa domenica. La ragazza, 19 anni, è libera. Per gli inquirenti ha agito per legittima difesa per salvare la mamma, la nonna e lei stessa dall'ira del padre, ubriaco e violento. Quando il feretro ha varcato l'ingresso della chiesa è stato accolto da un applauso. «Lorenzo sei un grande». «Lorenzo era una vittima anche lui. Lo conoscevo da quando era piccolo ed è sempre stato un buono, debole si ma non cattivo». 


«Deborah era in pericolo», il papà picchiava la madre anche davanti a lei. La procura dei minori informata dal 2014

A raccontarlo una conoscente di Lorenzo Sciacquatori che era al funerale e abita di fronte al palazzo di Monterotondo Scalo in cui il 42enne viveva con la famiglia. «Lo hanno rovinato le cattive frequentazioni. - dice - purtroppo basta attraversare la strada e dietro le case popolari l'ambiente è completamente diverso». In chiesa oggi c'erano molte persone, anche anziani e bambini per l'ultimo saluto a Lorenzo. «Era giusto esserci - dicono in tanti - non era un mostro». Due anziane che abitano nella stessa strada raccontano: «Non era come lo hanno descritto, era una brava persona perciò c'era tanta gente. Dentro casa non sappiamo cosa succedeva ma fuori era sempre gentile». Alcuni parlano dell'assenza della figlia e della compagna. C'è chi crede che sia stato giusto: «per evitare l'assalto delle telecamere» e chi al contrario pensa «dovevano esserci per rispetto al defunto».

Deborah: «Ho ucciso mio padre, era violento: ma ora vorrei chiedere scusa»



Ad accompagnare la bara le sorelle, presente anche la madre di lui, la nonna di Deborah, indebolita dai postumi di una ischemia e che ha subito lasciato la chiesa. Presenti anche i suoceri. La ragazza e la madre non hanno partecipato, una decisione presa soprattutto per sfuggire al clamore mediatico.

«Non esiste dolore al mondo che non possa essere guarito dalla mano di Dio», ha detto nell'omelia padre Joseph che in queste ore ha pregato molto per tutta la famiglia di Deborah e per la ragazza, studentessa del liceo artistico. Richiamandosi alla misericordia che tutti accoglie.

​Attimi di tensione al termine del funerale, quando un amico ha allontanato bruscamente una troupe televisiva che era in entrata in chiesa (seppur con la telecamera spenta).

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Il Messaggero