Damiano (dei Måneskin) a sorpresa: l'amica di Giorgia Soleri presenta il libro e lui spunta in sala

Il cantante al Monk ha seguito la presentazione del libro “Femminucce” di Federica Fabrizio, nota sui social come @federippi

Damiano (dei Måneskin) a sorpresa: Giorgia Soleri presenta il libro e lui spunta in sala
Voglia di dialogare e di mettersi in gioco, affrontando temi di attualità sempre più stringente. Federica Fabrizio, conosciuta sui social con il nome di @federippi...

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Voglia di dialogare e di mettersi in gioco, affrontando temi di attualità sempre più stringente. Federica Fabrizio, conosciuta sui social con il nome di @federippi ieri ha espresso tutta la sua voglia di cambiare in meglio il mondo che ci circonda presentando per la prima volta a Roma il suo primo libro dall’esplicativo titolo “Femminucce. Donne che cambiano le regole” edito Rizzoli. Ad affiancarla nella conversazione l’amica di sempre Giorgia Soleri e la scrittrice e attivista Maria Edgarda Marcucci.

La sala del Monk, in genere dominata dalla musica dal vivo ieri era invece in religioso silenzio desiderosa di apprezzare e forse scoprire cosa si nasconda nelle pagine del libro. Al suo interno vengono raccontate le storie di tredici donne, come tredici sono i capitoli del volume, che hanno avuto un peso nella crescita personale di Fabrizio, che si definisce un’attivista per il femminismo intersezionale.

Damiano David tra il pubblico

Tra il pubblico insieme a numerosi affezionati followers di @federippi si riconosceva un discreto ma interessato Damiano David dei Maneskin, mimetizzato dal cappello e che ha preferito rimanere in disparte. «Il titolo - racconta l’autrice - deriva dal termine che è sempre stato usato in modo spregiativo, sia verso le ragazze che i ragazzi, per insultarli. Vorrei che non accadesse più». Tra le pagine si scopre così l’esistenza di un filo sottile che unisce Berta Cáceres, attivista per i diritti delle popolazioni autoctone dell’Honduras brutalmente assassinata nel 2016 e Luisa Spagnoli, illuminata imprenditrice del primo Novecento. È lo stesso filo che lega la scienziata Rosalind Franklin a Raffaella Carrà e alla fotografa palermitana Letizia Battaglia: la determinazione a combattere con la certezza che non sia una lotta solo per le proprie battaglie personali ma per i diritti di tutte le persone. 

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Il Messaggero