Continua il lavoro di tracciamento per circoscrivere il focolaio peruviano partito a fine agosto. I contagi nella comunità latinoamericana sono arrivati a sfiorare quota...
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Bollettino Covid del Lazio, 155 nuovi contagi: 95 a Roma. Una vittima
Covid, a Roma il caso peruviani: contagi alle feste nei bar, in tre giorni 70 malati
NON SOLO TORPIGNATTARA
Indagine fondamentale anche perché i malati non sono più tutti concentrati solo a Torpignattara. Due pazienti positivi sono stati scoperti anche nel palazzo occupato in via del Caravaggio a Tor Marancia, nel Municipio VIII, che doveva essere sgomberato più di un anno fa. Un ristorante ha chiuso anche a Ostia, nel Municipio X, si tratta dell’Inka Fish che quattro giorni fa ha informato i clienti di aver riscontrato un caso Covid-19 in un cliente frequente. E dove non è insolito vedere gruppi di persone ballare la salsa tra i tavoli, senza mascherina. I locali latinoamericani non sarebbero gli stessi senza musica, deejay, cantanti, ballerini, raggaeton, pisco sour. E però in questo momento storico, ballare in gruppo non si può. Due settimane fa anche El Cartel, il pub in via Giulio Cesare all’aperto, in centro a Ottaviano, ha preferito fermare le serate latine dopo aver scoperto che una barista ecuadoregna era risultata positiva dopo una vacanza a Capri. Ora, è rientrato l’allarme e il locale è regolarmente aperto. Il problema principale non sono solo le cene allargate di compleanno che, ovviamente, moltiplicano il rischio ma soprattutto le discoteche al chiuso, spesso abusive, che rappresentano una vera e propria bomba epidemiologica. Proprio per questo sabato scorso la polizia di Stato del commissariato Torpignattara, diretto da Giuseppe Amoruso, ha messo sotto sequestro preventivo, il Kokus, il locale notturno in via Casilina e deferito all’autorità giudiziaria il gestore, poiché a seguito di un controllo sono emerse inadempienze e fattispecie di reato tali da mettere a repentaglio la salute e l’incolumità pubblica.
NOTTI INSONNI
Ogni notte infatti si trasformava in una discoteca con una vera e propria consolle da deejay dove gli avventori ballavano fino alle cinque della mattina inoltrata nonostante la sala non fosse nemmeno dotata di un’uscita di sicurezza.
Il Messaggero