Dal litorale a Viterbo, sfuma un contratto da 60 milioni

Dal litorale a Viterbo, sfuma un contratto da 60 milioni
Atac nel 2020 perderà la gestione di due linee che valgono all'anno 45 milioni di passeggeri e circa 60 milioni di euro da contratto di servizio garantiti dalla...

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Atac nel 2020 perderà la gestione di due linee che valgono all'anno 45 milioni di passeggeri e circa 60 milioni di euro da contratto di servizio garantiti dalla gestione della Roma-Lido e della Roma Nord che, come deciso ieri dalla Giunta regionale guidata da Nicola Zingaretti, passeranno a Cotral.


La Roma-Lido è la linea ferroviaria che collega il litorale al centro della Capitale (a Porta San Paolo). Potenzialmente potrebbe essere una miniera d'oro per una società dei trasporti, con un bacino di utenti che unisce pendolari e romani che d'estate vanno al mare. Invece, negli ultimi quattro anni la Roma-Lido è stata sempre inserita nella lista delle dieci linee ferroviarie peggiori d'Italia, funestata da guasti, ritardi, treni con un'età media (secondo l'indagine di Legambiente) di 18 anni. Vale 55mila passeggeri al giorno e, proprio per il potenziale inespresso, l'anno scorso, quando la Regione aveva ipotizzato la messa a gara del servizio, si erano fatti avanti i francesi di Ratp. Discorso più complesso per la Roma Nord, linea che parte da piazzale Flaminio, a lungo segue più o meno l'asse della Flaminia e, dopo oltre tre ore, raggiunge Viterbo. I passeggeri, in gran parte pendolari dell'hinterland, sono 70 mila, ma tra passaggi a livello non protetti e binario unico, con le nuove regole sulla sicurezza ferroviaria i treni vanno solo in un senso, sostituiti da Montebello da bus navetta.

La Regione ha già programmato investimenti ingenti per la messa in sicurezza, ma i lavori (a causa di un ricorso dopo l'assegnazione dell'appalto) non sono ancora partiti. Però un dato va comunque ripetuto per avere chiaro il peso di queste due linee: 125mila passeggeri al giorno, 45milioni all'anno. Le strutture sono di proprietà della Regione, ma la gestione era stata concessa all'Atac. Nella relazione dei revisori per il concordato era già stato messo nel conto che dal 2019 l'Atac avrebbe perso le ferrovie concesse, anche perché le regole europee richiedono la gara o l'affidamento a una società in house (dunque per la Regione è Cotral).


Nella stessa relazione si comprende quanto vale economicamente ad oggi la torta delle ferrovie concesse per Atac: nel 2016 sono stati incassati, da contratto di servizio, 68 milioni di euro, mentre per il 2018 la relazione aveva previsto (di questo si può parlare perché il bilancio non è ancora stato approvato) 75 milioni di euro. Il conteggio però comprende anche la Roma-Giardinetti sul cui futuro la Regione sta riflettendo visto che si ipotizza il passaggio a Roma Capitale. Ma se nel conto mettiamo solo la Roma-Lido e la Roma Nord si arriva a circa 60 milioni di euro. Si restringe ulteriormente il recinto delle attività di Atac, azienda oppressa dai problemi: oltre 100 bus a fuoco negli ultimi tre anni, stazioni della metropolitana chiuse per mesi a causa dei guasti delle scale mobili, dal 2016 al 2018 4,5 milioni e mezzo di chilometri persi tra bus e tram.
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Il Messaggero