Attimi di tensione a corteo antagonisti. Agenti bloccano manifestanti davanti sede Commissione Ue

Attimi di tensione a corteo antagonisti. Agenti bloccano manifestanti davanti sede Commissione Ue
​Attimi di tensione al corteo degli antagonisti di Roma quando un gruppo di manifestanti voleva arrivare davanti la rappresentanza della commissione Ue a Roma, in via IV...

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​Attimi di tensione al corteo degli antagonisti di Roma quando un gruppo di manifestanti voleva arrivare davanti la rappresentanza della commissione Ue a Roma, in via IV Novembre. Sono stati però bloccati da un gruppo di agenti. Davanti la sede, imbrattata due giorni fa con slogan antagonisti, anche alcuni blindati delle forze dell'ordine.




Con il corteo di oggi inizia il «controsemestre popolare» degli antagonisti, che protestano contro il governo e le politiche di austerity della comunità europea.








Il corteo è partito da piazza della Republica sulle note di «La locomotiva» di Francesco Guccini. «Rottamiamo Renzi e i trattati dell'Unione europea - Controsemestre popolare» è lo striscione di testa, sormontato dal simbolo del gufo, che evoca ironicamente i «gufi e sciacalli» contro cui il presidente del Consiglio invitava il Pd all'unità per le elezioni Europee. A guidare i manifestanti lo spezzone dell'Usb con bandiere e manifesti che raffigurano il premier come un Giulio Cesare con il capo cinto da banconote da 80 euro.



In via Cavour, all'altezza di via degli Annibaldi, un gruppo di attivisti, sventolando fumogeni rossi e bianchi, ha esposto la bandiera dell'Unione europea con la scritta «No Ue» al centro, e lo striscione «Contro l'unione europea e l'Europa delle lotte». Ricordati anche Paolo Di Vetta e Luca Fagiano, leader dei Movimenti per il diritto all'abitare, attualmente agli arresti domiciliari, con lo striscione «Paolo e Luca liberi - no piano Casa, no art. 5».



«Basta austerity», «Fermare il Jobs Act», «No alle politiche dell'Europa», gli slogan ricorrenti. «Contro i trattati e i diktat dell'Unione Europea - dicono gli organizzatori -, contro l'austerity, per il lavoro, il reddito, il welfare e contro la guerra alle porte dell'Europa. E' la prima tappa di un percorso di mobilitazione, che accompagnerà sino a dicembre la presidenza italiana dell'Unione Europea, per affermare la dignità e la supremazia del lavoro sul profitto».



Il controsemestre accompagnerà sino a dicembre il semestre di presidenza italiana dell'Unione Europea. Al corteo, partito da piazza della Repubblica, c'erano l'Unione sindacale di base (Usb) insieme ad altri movimenti come quelli per l'Acqua pubblica, e i No tav. La manifestazione è stata indetta «contro l'austerità che affama milioni di persone, la disoccupazione e precarietà che annullano qualsiasi certezza per milioni di giovani e meno giovani, contro le privatizzazioni, le grandi opere che alimentano grandi gruppi e malaffare, contro la repressione del conflitto sociale e le politiche di riarmo», dichiara Costantino Saporito, del coordinamento nazionale Usb Vvf.



La manifestazione arriva a pochi giorni dalla data di insediamento del premier Matteo Renzi alla guida del consiglio europeo e che - promettono gli organizzatori - sarà «solo il primo tassello di sei mesi di contestazioni», di quella che definiscono un'«estate rovente». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero