Al grido di «Stop all'invasione degli immigrati» e «no Ius soli» il popolo dei Sovranisti ha sfilato oggi nel centro di Roma. Il corteo, organizzato...
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«L'Europa investa in Africa creando posti di lavoro lì, perché noi non ne abbiamo e ci sono tanti italiani che hanno bisogno di una casa e di un lavoro» ha detto Storace, aggiungendo: «Oggi in piazza è arrivata una marea di gente. Sono arrivate persone da tutta Italia a portare la rabbia di un popolo che non ce la fa a vedere l'invasione clandestina e a vedere la mancanza di lavoro. In piazza - ha aggiunto - ci sono rappresentanti parlamentari di Forza Italia e Lega. È un'importante apertura». Il Movimento auspica l'unione di tutto il centro destra su queste battaglie. «Siamo qui per dire stop al governo Gentiloni, ha fatto già troppi danni. Ora basta, vogliamo andare a votare - ha detto Alemanno nel suo discorso conclusivo - Gentiloni non si deve sognare di approvare lo Ius soli. Nei due anni di lassismo sono entrati più di 750mila clandestini, devono essere espulsi tutti e subito. Chiediamo che il centrodestra si schieri su queste grandi battaglie e che sia unito sul no allo Ius soli, no all'immigrazione clandestina e per lavoro agli italiani». Sul palco di piazza San Silvestro anche rappresentanti di Noi con Salvini e di Forza Italia, il cancelliere della chiesa ortodossa italiana autocefala Filippo Ortenzi e un rappresentante di associazioni di immigrati.
A Cinecittà si è invece svolta l'iniziativa "Ad Alta Voce" in piazza San Giovanni Bosco a Cinecittà. «Questo è un Olocausto, gente che continua a morire nei mari mentre diamo miliardi alla Turchia per mantenere le persone nelle mani di un dittatore. Non è questa l'Europa che vogliamo», ha dichiarato il presidente Don Ciotti chiudendo l'iniziativa. Dalle 17 un susseguirsi di interventi: Alessandro Luparelli, di Cinecittà Bene Comune e seguono Francesca Fornario, Nunzio D'Erme di Cortocircuito, Tina Stumpo del Comitato 4 dicembre, Anna Vettigli di Legacoop, Andrea Mosetti del Comitato lavoro minimo garantito, Francesca Redavid di Fiom, Francesca Koch della Casa internazionale delle donne, Roberto Giordano della Cgil di Roma e del Lazio e Pasquale Grosso dell'associazione Da Sud. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero