Corso Francia, legale genitori Camilla: «Il giallo del semaforo dura solo 2 secondi»

Il semaforo pedonale di Corso Francia dove sono morte investite le due 26enni Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli non prevede il giallo per chi attraversa e le ragazze avrebbero...

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Il semaforo pedonale di Corso Francia dove sono morte investite le due 26enni Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli non prevede il giallo per chi attraversa e le ragazze avrebbero iniziato ad attraversare la strada con il verde per i pedoni. Lo afferma l'avvocato Cesere Piraino, legale dei genitori di Camilla, in un atto depositato oggi in Procura con cui chiede ai pm di «accertare compiutamente la circostanza».


Corso Francia, Gaia e Camilla non erano sulle strisce

«Il semaforo per l'attraversamento pedonale ha una peculiarità obiettiva: non prevede, per avvertire i pedoni dell'imminente sopraggiungere del verde per le automobili il caratteristico 'giallo per i pedonì ma prevede che al 'verde per i pedonì, che dura 26 secondi e mezzo circa, segua soltanto un "verde lampeggiante"è che dura appena tre secondi e 40, a cui segue repentinamente e immediatamente il 'rossò, sempre per i pedoni e contestualmente dopo un secondo circa, sopraggiunge il verde, cioè il via libera, per le automobili della carreggiata» scrive il legale.

 

«La circostanza appare determinante sul profilo probatorio - sottolinea- poiché se è vero che il giovane Pietro Genovese sia sopraggiunto su quelle strisce pedonali col verde e la macchina a fianco, nel frattempo, si sia fermata per far passare le ragazze, è certo che le stesse abbiano iniziato l'attraversamento pedonale con il verde e che si siano imbattute, subito dopo, nel 'verde lampeggiantè e quindi, dopo appena tre secondi e mezzo, nel »rosso« senza poter fare, loro si, sull'altro che subire la morte». «Si chiede e conseguentemente di accertare compiutamente la circostanza il discorso che si ribadisce si ritiene rilevante ai fini probatori e ciò' all'esclusivo fine dell'accertamento della verità», conclude il legale.
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Il Messaggero