Il ventenne e il moccioso, dall’alto in basso o viceversa, si ignoravano o scrutavano con eleganza, tra vicini di casa di età diverse. Un ciao ciao veloce in...
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Tutto è iniziato in terrazzo, a prendere l’iniziativa è stato quello “grande”. «Ehi, ehi... - una vocina si è sentita dall’altro lato della parete a vetrata che separa le case - tu ce l’hai Cod?». E il “piccolo”, molto più esperto: «Sì, perché?». E l’altro: «Mi dai l’amicizia, almeno giochiamo?». E così Tommy e Duccio si sono ritrovati a pochi metri di distanza a giocare con la play station. Il “piccolo” adolescente dotato di tutti i ritrovati della tecnologia, l’altro più indietro.
Un ritorno al passato che ha coinvolto tanti giovani uomini. Prendi Gabriele, 22 anni, venerdì gli arriva la play, anche se i prezzi sono improvvisamente aumentati. Ma che altro c’è da fare? Giusto tornare un po’ bambini, in questi lunghi giorni in cui ci chiedono solo di stare buoni a casa, chi può solo a giocare, a Fifa, Cod, Fortnite. Aspettando di tornare alla normalità, quella in cui mamma strilla: «Basta, chiudi quella Play.....».
raffaella.troili@ilmessaggero.it Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero