L'abbonamento in palestra è lì che giace nel cassetto , correre si piò ancora ma attorno al palazzo che soddisfazione è? Certo ci sono le classi su...
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Una crescita esponenziale - soprattutto a Roma, Milano e Napoli - per tapis roulant, cyclette ed attrezzistica, da dischi a bilancieri ad elastici di varia resistenza. Stock dei rivenditori esauriti o in imminente esaurimento su qualunque fascia di prezzo perché se a casa dobbiamo restare è sempre meglio farlo in buona forma
A conquistare sul podio la prima posizione è il tapis roulant, meglio molto meglio se ripiegabile, seguito dalla cyclette mentre l'ellittico non tira molto perché fa più faticare e poi non si dove piazzarlo bene in casa.
Una gara all'acquisto cominciata in Cina, poi traslocata in Romania e sbarcata in contemporanea nel bel Paese ed in Spagna dove dai primi di marzo «dico che le vendite sono aumentate per dieci perché non voglio dire per cento», racconta Roberto Coda Zabetta, direttore commerciale - marketing per l'Italia di Jht Italia Spa, filiale nostrana di una delle principali multinazionali operanti nel settore, 'born' in Taiwan ma che produce anche negli Usa ed in Cina mentre in Italia è specializzata nel ricondizionamento di prodotti usati da reimmettere nel mercato. Interessante l'andamento della domanda rispetto all'evolversi dei Dpcm: «In Italia la prima settimana di chiusura dei centri sportivi abbiamo registrato un incremento di richiesta di alcuni dei cosidetti 'prodotti di forza" : bilancieri e manubri. Chi non poteva andare in palestra aveva bisogno di simulare la forza. Poi è scattata la fase due - ricorda Zabetta - chi non faceva attività fisica ha sentito il bisogno di acquistare tapis roulant o cyclette. Mentre i veri sportivi si sono riversati su un'altra categoria di sistemi professionali indoor, collegati ad app di gestione dell'allenamento e collegamenti virtuali».
Se tapis roulant (con prezzi oscillanti dai 450 ai 1500 euro) e cyclette (che costano dai 130 ai 700 euro senza simulatori e dai mille ai 2000 con) sono all'unanimità i due prodotti più richiesti da tutti, nella fascia di spesa medio alta la terza posizione la conquista il vogatore mentre in quella medio bassa, la panca «fissa o con schienale reclinabile, ma la più gettonata è quella piana, costo circa 50 euro», racconta Fabrizio Neri, agente per l'Italia centrale di Toorx, società specializzata in Home fitness di proprietà della Garlando spa, azienda italiana in provincia di Alessandria, chiusa dal 25 marzo e con ordini al momento in stand by. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero