Coronavirus. Un progetto per supportare madri e minori del quartiere Tor Bella Monaca nella delicata fase successiva al lockdown causato dalla pandemia. Oggi in Campidoglio...
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Il quartiere vanta, inoltre, il triste primato della dispersione scolastica con il tasso cittadino più alto e dove è forte la presenza della criminalità. Il progetto è rivolto a 75 minori e 100 famiglie che vivono in condizioni di svantaggio economico e sociale: una psicologa e un’assistente sociale sono le responsabili del programma che avvierà attività di promozione sociale per le bambine e i bambini del territorio. In questa fase, Associazione 21 luglio si avvale della collaborazione di importanti realtà territoriali e non solo, tra queste l’Università di Tor Vergata, Associazione Garofoli Nexus, ABCittà, Scosse e Digiconsum, per la realizzazione dei laboratori estivi destinati ai minori e alle loro famiglie.
«In questa difficile fase di post Covid - ha sottolineato Tobia Zevi, presidente dell’associazione “Giacometta e Walter Cantatore” - per ricostruire coesione sociale e senso di comunità, è fondamentale investire sulle situazioni di maggiore fragilità. E’ da qui che bisogna doverosamente partire per combattere le disuguaglianze e costruire opportunità per tutti».
«L’emergenza pandemica ha prodotto una generazione di bambini e ragazzi ferita e fragile, con un futuro gravemente compromesso da disuguaglianze economiche e sociali che a partire dai prossimi mesi faranno sentire il loro impatto – ha detto Carlo Stasolla, presidente di Associazione 21 luglio – Grazie a questo progetto risulterà rafforzato il lavoro di Associazione 21 luglio a Tor Bella Monaca, dove in un territorio difficile siamo a fianco dei minori nei loro percorsi educativi e delle famiglie nella costruzione di una comunità solidale e capace di dare risposte concrete ai bisogni reali». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero