Mentre davanti ai supermercati si snodano code per centinaia di metri, effetto virus, la Regione è pronta a schierare 3-4mila addetti per portare la spesa a casa di chi non...
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Coronavirus, l'app salta code è un flop: spesa on line quasi impossibile
IL PROTOCOLLO
La Regione aveva già chiesto ai supermercati di rafforzare le consegne a domicilio. L'unico modo per tagliare le file. Ma i sindacati dei dipendenti sono sulle barricate: non solo non vogliono aumentare orari e prestazioni, ma anzi chiedono di ridurre i turni. Per le consegne a domicilio, come rimarca Paolo Orneli, assessore regionale allo Sviluppo, «ora molti portali online sono sovraccarichi, per questo è fondamentale potenziare la spesa a domicilio».
Si sono già tenute riunioni, in videocall, con Federdistribuzione (che rappresenta tra gli altri Carrefour, Pam ed Esselunga) e con i grandi marchi dei supermarket. I principali brand hanno aderito al progetto: hanno detto sì, per esempio, sia Conad che Coop. Altre imprese dovrebbero accodarsi a stretto giro. Si sta cercando di coinvolgere circa 2mila punti vendita su Roma e provincia, quasi 3mila nel Lazio. Le lettere ai sindaci della regione sono partite ieri. «L'obiettivo scrive Leodori - è dare sostegno alle persone anziane, alle famiglie in condizioni di fragilità consegnando a casa loro la spesa necessaria e, al contempo, fare in modo che rimangano nella propria abitazione, in modo preventivo e a tutela della loro salute».
I TEMPI
La Pisana conta di avere il primo elenco dei supermercati dove spedire i volontari per domani. Poi, entro i primi di aprile, il progetto partirà, dopo un protocollo con l'Anci Lazio. Le organizzazioni di volontariato stanno già organizzando volontari e turnazioni. Gli«angeli della spesa», come li chiama Leodori per richiamare chi si offrì volontario durante l'alluvione di Firenze del 66, daranno priorità ai pensionati, over 65, famiglie in condizioni di difficoltà, oltre ai soggetti deboli, chi è in malattia o è costretto in quarantena. Gli operatori faranno la spesa, spiegano in Regione, tenendo d'occhio i prezzi. A tutti i volontari poi saranno forniti guanti e mascherine e potranno sfruttare una corsia preferenziale ai supermercati: per loro, insomma, niente coda.
Lorenzo De Cicco
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Il Messaggero