L'alto numero di contagi da Coronavirus registrato a Roma nelle ultime settimane sarebbe il frutto di comportamenti poco responsabili adottati dalla...
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Covid nel Lazio, niente test dopo il ritorno dalla Sardegna: «Così risalgono i contagi»
Magi non si dice sorpreso dai casi in crescita: «Ho lanciato diversi allarmi, chiedendo, specialmente ai ragazzi di stare attenti ad assembramenti. Era ovvio che, rimettendo in circolazione il virus, trascurando l'abbandono del distanziamento sociale e dell'uso delle mascherine, al rientro a casa ci sarebbere stati contagi nei nuclei famigliari. In estate non siamo stati troppo bravi, causando l'esplosione di diversi focolai e oggi stiamo assistendo a contagi di ritorno».
Piuttosto cambia tono quando si tocca l'argomento delle terapie intensive: «Siamo molto preoccupati per il loro aumento, per tanti giorni avevamo solo sei pazienti in quel reparto, adesso sono 31». Stesso discorso per i ricoveri nel Lazio: «Siamo passati dai 238 del 28 agosto ai 482 di ieri». In ogni caso, nulla secondo Magi è stato lasciato al caso: «Si è fatto tutto quanto era necessario, la Regione si è spesa molto. Siamo pronti, non sarà come prima anche se i casi crescono, compresi quelli per cui non si riesce ad evitare l'aggravamento. Abbiamo appreso la lezione dei mesi drammatici: il virus è un nemico meno misterioso, ma comunque ancora poco conosciuto». Quindi un nuovo appello: «Torniamo a rispettare le regole: distanziamento, mascherina e lavaggio frequente delle mani».
Il Messaggero