Coronavirus, nelle scuole appello via pc e test online: partono le tele-lezioni `

Coronavirus, nelle scuole appello via pc e test online: partono le tele-lezioni `
Via la cattedra, la lezione va sul tablet. La didattica a distanza deve diventare realtà nelle scuole di Roma, tra istituti già pronti e altri che avranno più...

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Via la cattedra, la lezione va sul tablet. La didattica a distanza deve diventare realtà nelle scuole di Roma, tra istituti già pronti e altri che avranno più difficoltà: i professionali infatti restano senza laboratori e i ragazzi diversamente abili senza sostegno. Al liceo Labriola di Ostia, ad esempio, già da 5 anni si usa la piattaforma su cui vengono caricati video online. «Scegliamo video di lezioni online sul web e mettiamo il link dove trovarli spiega il preside Ottavio fattorini - certo che ora, senza la presenza in classe, verrà a mancare la mediazione del docente». Al liceo Kanti si parte invece con i primi giorni di autoformazione per gli insegnanti per poi andare a regime: «Al ritorno in classe spiega la preside Ivana Uras - verificheremo le competenze raggiunte».


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All'Avogadro ci si organizza con una piattaforma di e-learning già ben collaudata mentre al liceo Kennedy la lezione sarà interamente virtuale, con tanto di appello a distanza. All'istituto professionale Vespucci ieri si è svolta una riunione con i tecnici informatici interni ed esterni e, da lunedì, la didattica a distanza sarà pronta con un canale riservato di Youtube: «Un'opportunità per tutti spiega la preside Corea - soprattutto per le classi quinte. Si collegheranno docenti e studenti. La vera perdita legata alla sospensione delle lezioni, per noi del professionale, sarà la mancanza dei laboratori: proveremo ad inserire video ad hoc».

LE SITUAZIONI
Al Lucrezio Caro si pensa ai ragazzi diversamente abili, ai quali mancherà il sostegno diretto: Abbiamo visto momenti migliori spiega la dirigente Paola Fattoretto - il discorso non è semplice: utilizziamo il registro elettronico e le piattaforme Edmondo e Imparare. E' importante che tra i ragazzi ci sia un'interazione diretta per le lezioni on-line tipo skype. Certo non tutti i docenti saranno in grado di far funzionare questo».
L'uso del registro elettronico, anche per inserire materiale didattico, è ben avviato anche al liceo Orazio: «Inseriamo documenti e link spiega la preside Maria Grazia Lancellotti - poi c'è la classe virtuale che permette delle interazione e la lezione sincrona Web-in-air. Ogni docente avrà la libertà di usare lo strumento che ritiene migliore». Al liceo Giulio Cesare si punta sugli strumenti già collaudati: «Non si può improvvisare un sistema di didattica a distanza dall'oggi al domani dichiara la preside Paola Senesi - anche perché il programma di studio annuale è deciso da tempo. Usiamo il registro elettronico e la piattaforma con google classroom: alcuni docenti l'hanno usata già e altri un po' meno».

Al liceo Tacito anche il greco sbarca sulle app: «Alcuni docenti assicura la preside Giuliana Mori - stanno già usando Google suite, Zoom e la piattaforma google-meet con cui la professoressa di Latino e Greco farà lezione in video conferenza». Si parte con la didattica a distanza al Convitto Nazionale, da lunedì: «Una modalità che conosciamo bene spiega il Rettore Paolo Reale anche per i ragazzi in mobilità. Certo per i bambini delle elementari non sarà facile». La didattica a distanza, per la mobilità, è fondamentale: «Quando mi trovavo a Shanghai - racconta Albino, studente 17enne dell'ultimo anno del liceo Internazionale al Convitto - dovevo seguire il programma italiano per non restare indietro e in questa occasione ho usato la didattica a distanza. Con la piattaforma Edmondo mi sono trovato benissimo: non ho avuto alcun problema. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero