Roma, gli ultimi party senza regole: a Ferragosto folla in pista e zero controlli

«Ragazzi, mi raccomando, tenete sempre la mascherina a portata di mano». Dice proprio così l’esuberante vocalist della notte di Ferragosto –...

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«Ragazzi, mi raccomando, tenete sempre la mascherina a portata di mano». Dice proprio così l’esuberante vocalist della notte di Ferragosto – sicuramente una delle ultime prima del nuovo lockdown danzereccio deciso ieri dal governo – nello stabilimento Kursaal. E viene in mente quella che, ormai, è la colonna sonora di quanti ottusamente sfidano il virus, quel “Non ce n’è Covid”, che da tormentone televisivo si è trasformato in meme e in una canzone condivisissima nelle stories di Instagram. Un pienone prevedibile, quello nel popolare stabilimento sul lungomare, viste le prenotazioni e vista la voglia di divertirsi, a dispetto dei numeri dei contagi che continuano a salire. Le foto parlano chiaro: moltissime persone, tanti giovanissimi, ammassate nei privè e in pista, ballano senza mascherine, inconsapevoli dei rischi che stanno correndo. Sulla pagina Facebook della serata, si condividono gli scatti delle nottate precedenti e anche lì sono istantanee che raccontano la spregiudicatezza di chi sembra non conoscere il virus. 


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TRA LE DUNE
Poco più avanti, altra festa gettonatissima la notte di Ferragosto, è stata a Capocotta, al Settimo Cielo, luogo simbolo della trasgressione notturna sul litorale. Ecco “Love to love”, serata ad ingresso gratuito, dove, il guadagno è tutto nei drink consumati al bar. Poco dopo mezzanotte, la spiaggia si trasforma in un immenso dancefloor senza regole con vista mare: qui ci sono anche minorenni, e di mascherine neanche a parlarne. A Fregene, c’è la festa della Vela (ovvero l’ex Blanco, ospitato dallo stabilimento balneare), dove pure, tra privé e bottiglie di champagne al tavolo (e qui sì, il distanziamento c’era), si è ballato vicini vicini, “scaldati” dal djset pensato per un pubblico di under 21 rimasti a Roma. 
 

SENZA PROTEZIONI

Dal litorale alla città, il Nice – da sempre punto di riferimento dei ragazzi di Roma Nord - è stato uno dei luoghi di ritrovo preferiti dai giovani che non sono partiti e che qui hanno potuto “sbocciare” e “sciabolare” in serenità. Almeno fino alla scorsa settimana, quando i vigli urbani hanno trovato all’interno della discoteca – che si è trasferita a Saxa Rubra dalla sua normale location alla Farnesina – duemila persone, assembrate e senza mascherine. Chiusura provvisoria, e poi via, ripartenza per Ferragosto. E anche a Ferragosto, mentre il personale prestava attenzione ad indossare le mascherine, in pista è stato impossibile rispettare la distanza di un metro, nonostante i cartelli invitassero il pubblico a proteggersi (e nonostante l’ingresso su prenotazione via Whatsapp). Chiusura ben oltre le 4 di notte (orario limite per sparare la musica dalle casse), con un’orda di giovanissimi che è tornata a casa convinta di aver passato il 15 agosto nell’unico modo possibile: ovvero facendo finta che l’emergenza Covid sia già terminata. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero