Il gong è per martedì mattina: 5mila negozi di Roma (più altri 2.200 nell'hinterland), dopo un mese di chiusura dettato dai decreti anti Covid, possono...
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LE IMPRESE
Qualche numero: a Roma e provincia la Confartigianato conta 2.900 falegnamerie (di cui 2mila a Roma città) che potranno tornare a trattare il legno grezzo - ma senza riavviare, ad esempio, la produzione dei mobili - più 1.650 negozi di vestiti per bimbi (980 senza contare la provincia), le librerie sono 1.200, di cui 950 solo a Roma, e le cartolerie 1.450 totali, 950 in città. Potrebbero aggiungersi anche quei punti vendita diversificati che vendono libri o vestiti per i più piccoli insieme ad altra merce. In questo caso saranno decisivi i controlli per accertare che, ad esempio, vengano interdetti gli scaffali con i prodotti non autorizzati.
La polizia locale e le forze dell'ordine sono pronte a intensificare i controlli anche per verificare il rispetto delle regole e le distanze di sicurezza per il coronavirus. Per Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma, «È indispensabile una linea di condotta per le aziende, per garantire la salubrità degli spazi, sia per i lavoratori che per i clienti. Queste indicazioni dovranno essere fornite dalle autorità sanitarie».
I MOVIMENTI
Quanta gente si sposterà in più, rispetto a oggi? Secondo Confesercenti, le riaperture del 14 aprile produrranno lo spostamento di 100-120 mila persone, tra acquirenti, dipendenti e fornitori dell'indotto. «Solo gli addetti ai lavori di librerie, cartolerie e negozi di bambini sono 9 mila, tra gestori e commessi spiega il presidente dell'associazione, Valter Giammaria Stimiamo, soprattutto nella prima settimana, circa 20 clienti al giorno per questo tipo di esercizi. Poi dobbiamo considerare fornitori e lavoratori collegati, più le oltre 2 mila attività di falegnameria che riapriranno sempre martedì». Totale: 120 mila in giro, anche se, secondo i calcoli di Confesercenti, «circa 20 mila clienti già si spostavano regolarmente per andare al supermercato, all'edicola o in farmacia».
Per Stefano Gori, professore ordinario di Tecnica ed economia dei trasporti di Roma Tre, «molti spostamenti saranno legati al fatto che tanti vorranno lasciare casa dopo la quarantena di un mese; per questo saranno centrali i controlli e le relative multe». Nelle ore di punta di una giornata ordinaria, ricorda il docente della terza università, «a Roma si spostano 700 mila persone, tra trasporto pubblico e privato. Dopo la stretta, secondo alcune stime ha continuato a circolare circa il 30-35% delle automobili. Ora ci sarà un incremento, che dipenderà da diversi fattori: le verifiche ma anche, banalmente, il meteo. È difficile fare stime esatte, anche perché non ci sono termini di raffronto. Ma le organizzazioni di categoria hanno sicuramente il polso della situazione».
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Il Messaggero