Coronavirus Lazio, Roberto Cauda: epidemia sotto controllo, ma c'è lo spettro dei casi di ritorno

Roberto Cauda è direttore delle Malattie Infettive del policlinico Gemelli, uno degli ospedali dove afferiscono i casi sospetti di coronavirus. ...

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Roberto Cauda è direttore delle Malattie Infettive del policlinico Gemelli, uno degli ospedali dove afferiscono i casi sospetti di coronavirus.


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Professore in un solo giorno a Roma e nel Lazio ci sono stati nuovi 117 casi. Cosa significa?
«I dati nella loro freddezza ci indicano che esiste una Italia divisa in due e che, nel nostro territorio, la crescita non è avvenuta in modo esponenziale come accaduto in Lombardia».

Possiamo tirare un sospiro di sollievo?
«Questo trend, lineare, mostra timidi segnali di ottimismo, ma anche il lieve rallentamento che si percepisce al Nord, è un segnale da cogliersi con estrema cautela. Perché le variabili sono tante e c'è sempre lo spettro dei casi di ritorno anche all'Europa».

Quali variabili?
«Ogni modello matematico per quanto si basi su validi presupposti scientifici non può prendere atto dei singoli comportamenti. È un po' come fare le previsioni del tempo: a distanza ravvicinata la loro attendibilità è alta, ma a molti giorni di distanza, la situazione potrebbe cambiare. Adesso stiamo raccogliendo i frutti di quanto seminato 10-14 giorni prima».

Il 9 marzo sono entrate in vigore le misure restrittive di contenimento, ritiene che se per l'inizio della prossima settimana, il trend di crescita lineare sia confermato, si potranno alleggerire?

«Questo è un argomento delicato. A Wuhan dove ora i nuovi contagi si contano sulle dita di una mano, le misure di contenimento non sono ancora state tolte. Bisogna entrare nella mentalità che ci sono domande a cui, adesso, non si può rispondere. Venendo al lavoro vedo una città sospesa, credo che molti abbiano capito e si siano responsabilizzati. Si deve continuare a usare tutte le precauzioni. Ripeto, i numeri del Lazio, anche se a Latina notiamo un andamento diverso, dicono che la situazione in questo momento merita grandissima attenzione anche se non sembra ci sia una esplosione di casi, questo, al momento, grazie alla tempestività delle misure». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero