Coronavirus Anzio, muore in ospedale in isolamento: i parenti aggrediscono la dottoressa con pugni e schiaffi

Apprende la notizia della morte del figlio trentaduenne in ospedale e, accecato dal dolore, mette a soqquadro un reparto e aggredisce a pugni e schiaffi una dottoressa...

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Apprende la notizia della morte del figlio trentaduenne in ospedale e, accecato dal dolore, mette a soqquadro un reparto e aggredisce a pugni e schiaffi una dottoressa quarantenne. E’ accaduto l’altra sera nell’ala del reparto Chirurgia dell’ospedale “Riuniti” di Anzio e Nettuno dove confluiscono le persone con casi sospetti da coronavirus che vengono sottoposte a tampone per verificare il contagio. Alcune ore prima anche il trentaduenne era stato sottoposto all’esame e il risultato aveva dato esito negativo.


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Le condizioni di salute del ragazzo, che aveva patologie pregresse piuttosto serie, si sono però aggravate nella giornata di lunedì e in serata è deceduto. A quel punto è scattata, furiosa, la reazione del padreche per tutta la giornata non aveva lasciato l’ospedale. Quando i medici gli hanno comunicato la morte del ragazzo, l’uomo è riuscito ad entrare a forza nel reparto dove ha chiesto di vedere a tutti i costi il corpo del figlio; quindi non ha esitato a strattonare una dottoressa del reparto che ha poi colpito a pugni e schiaffi. Sono subito intervenuti i colleghi del medico che hanno cercato di fare scudo per sottrarre la donna alla furia dell’aggressore; è stato però necessario l’intervento della polizia per bloccare l’uomo che è stato identificato e allontanato dal reparto. La dottoressa aggredita è stata quindi medicata al pronto soccorso per alcune escoriazioni riportate. «L’uomo - spiegano dagli uffici del commissariato di polizia di Anzio - sosteneva che il figlio aveva dei lividi sul corpo perché era caduto dal letto e nessuno lo aveva soccorso. In realtà aveva un quadro clinico già compromesso che purtroppo è degenerato in poche ore». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero