Coronavirus, stretta su spostamenti non consentiti: come funzionano i posti di blocco della polizia

I più, ormai, sembrano aver capito che la situazione emergenziale legata al coronavirus impone misure rigide, che vanno rispettate. Per chi, invece, pensa ancora di poter...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I più, ormai, sembrano aver capito che la situazione emergenziale legata al coronavirus impone misure rigide, che vanno rispettate. Per chi, invece, pensa ancora di poter violare quanto prescritto dall'ultimo Dpcm, ecco la stretta della Questura, sugli spostamenti in città.


Leggi anche:-> Coronavirus, a Roma posti di blocco triplicati: più presidi anche nel week end

Si tratta di servizi straordinari, organizzati dal Questore di Roma, Carmine Esposito, sulle vie consolari e sul Grande Raccordo Anulare. Posti di blocco – quindi, totali (a differenza dei posti di controllo, dove non tutti gli automobilisti vengono fermati dal personale operante) – che hanno visto scendere in campo il Reparto Mobile, il Reparto Volanti, il Reparto Prevenzione Crimine e Polizia Stradale. Stamattina erano sulla via Prenestina, all'Anagnina, sulla Casilina, e in più punti del Raccordo.
 
Sulla via Casilina, ad esempio, la polizia ha creato un “imbuto”, bloccando tutte le auto, per la verifica delle autocertificazioni necessarie a giustificare i propri spostamenti. «Abbiamo notato che c'è maggiore consapevolezza da parte dei cittadini – spiega Marco Sangiovanni, dirigente del Reparto Volanti - C'è stata una buona risposta da parte della comunità. Il nostro compito, ovviamente, è anche quello di far comprendere quali sono gli aspetti tecnici dell'ultimo Dpcm. Poi, ovvhiamente, c'è anche chi vuole fare il furbo: in quel caso si applicano tutte le sanzioni previste (che vanno da 400 a 3000 euro)». «Non abbiamo solo una funzione punitiva e sanzionatoria – sottolinea il dirigente – ma vogliamo anche essere un punto di riferimento per i cittadini, illustrando quelle che sono le norme in vigore».
  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero