Per chi arriva nel Lazio dalle aree chiuse dall'ultimo decreto obbligo di quarantena e comunicazione alla Asl e divieto di spostamenti e viaggi. La chiusura di piscine,...
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Per questo si rende obbligatorio a «tutte le persone che nei quattordici giorni antecedenti alla data di pubblicazione del DPCM hanno fatto o faranno ingresso» dalle zone oggetto di decreto «di comunicare tale circostanza al numero unico regionale dedicato 800 118 800» e anche «di osservare la permanenza domiciliare, il divieto di spostamenti e viaggi e di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza». In caso di comparsa di sintomi, la persona deve «avvertire immediatamente l'operatore di Sanità Pubblica che attiva presso il domicilio la procedura di esecuzione del test, deve indossare la mascherina chirurgica (da fornire all'avvio del protocollo) e allontanarsi dagli altri conviventi».
Deve anche «rimanere nella sua stanza con la porta chiusa garantendo un'adeguata ventilazione naturale, in attesa dell'eventuale trasferimento in ospedale». Inoltre «ai concessionari di servizi di trasporto aereo, ferroviario e autostradale è fatto obbligo di acquisire e mettere a disposizione delle Forze dell'Ordine e dell'Unità di Crisi i nominativi dei viaggiatori, relativamente alle tratte provenienti da Milano o dalle Province indicate al punto 1 con destinazione aeroporti e le stazioni ferroviarie, anche dell'Alta velocità del territorio regionale». È anche disposta «con decorrenza immediata la sospensione sul territorio regionale delle seguenti attività: piscine, palestre, centri benessere».
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Il Messaggero