Sofia non va in spiaggia da un paio di giorni. La signora Anna che sa sempre tutto spiffera alla vicina di ombrellone: «Povera bambina ha la febbre dallo scorso weekend, non...
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Scuola, a settembre senza spazi liceali a casa tre giorni a settimana
Coronavirus, allerta Cts: «Preoccupa risalita curva contagi»
Fortuna che i previdenti genitori di Sofia le hanno fatto fare il test sierologico e quella della bimba è solo una febbriciattola passeggera. Pericolo scampato.
Ma se questo succede a luglio, in piena estate, vi immaginate cosa accadrà a settembre con la riapertura delle scuole ai primi raffreddori, tossi, otiti e influenze intestinali? Il rischio che si diffonda il panico al primo virus stagionale ( e chi ha figli sa bene di cosa si parla) è dietro l'angolo ed è proprio quello che va evitato.
«Noi contiamo sulla responsabilità a casa delle famiglie. Se un bambino è già malato a casa e ha la febbre non abbiamo bisogno di mandarlo sull'autobus. Quindi la misurazione va fatta a casa, poi ogni scuola nella sua autonomia può organizzarsi come crede», ha ribadito la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina. Prevenire sì, ma senza diffondere la paura che a volte è un virus ancora peggiore. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero