Dalla serie catalana a quella thai: viaggiare per fiction

Dalla serie catalana a quella thai: viaggiare per fiction
Non possiamo viaggiare, restiamo in casa, tra telelavoro, passeggiate in terrazzo e dosi raddoppiate di serie tv. E allora, per viaggiare almeno per fiction, ecco sei serie da...

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Non possiamo viaggiare, restiamo in casa, tra telelavoro, passeggiate in terrazzo e dosi raddoppiate di serie tv. E allora, per viaggiare almeno per fiction, ecco sei serie da vedere: non sono né americane, né italiane, e neppure già molto popolari. Dalla Spagna due serie ben confezionate, recitate non in castigliano. In catalano si può guardare la bizzarra, ma coinvolgente, “Se non ti avessi incontrato”; in galiziano, per capire anche una Spagna differente, il noir “Il sapore delle margherite”.


Tra Londra e Tokyo, c’è una serie bellissima, recitata in inglese e giapponese, in cui si parla di yakuza, criminali londinesi, poliziotti e poliziotte, drammi familiari, ma anche tanto altro e con una sorprendente e struggente scelta narrativa nell’ultimo episodio. Si chiama “Giri/Haji”. Sempre in Giappone sono piccoli gioielli le puntate di “Midnight Dinner: Tokyo stories”, ambientate in un ristorante notturno. Se vi mancano il mare e la Thailandia, c’è una serie thai, intrigante, dal titolo “The Stranded”, su un gruppo di studenti che resta intrappolato in un’isola dopo lo tsunami. Infine, cambio di continente, Danimarca: “Dicte”, giornalista investigativa. È ambientata ad Aarhus e ben racconta anche le peculiarità della mentalità danese. Buon viaggio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero