Non basterà riaprire i negozi per vedere i romani tornare a fare acquisti che non siano "necessari" come la spesa alimentare. A pesare nelle prossime settimane...
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Palestre, amici, bar, ristoranti e mascherine: ecco come riparte l'Italia da lunedì 18 maggio
I più penalizzati - almeno nel breve periodo - saranno bar e ristoranti. Secondo l'indagine, infatti, il contesto sanitario e normativo penalizza gli esercenti come i consumatori: oltre la metà degli italiani (55%) non frequenterà più come prima i ristoranti e quasi la metà (48%) degli intervistati (un campione di oltre mille persone dai 18 anni in su) non tornerà nei bar con la stessa frequenza, rispetto alle abitudini pre Covid-19.
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Ed è proprio analizzando le risposte in base all'età che si scopre come i giovani (tra i 18 e i 34 anni) nel 55,5% dei casi frequenteranno molto meno i locali rispetto ai mesi precedenti l'emergenza. In generale, i giovani sono tra coloro che manifestano un atteggiamento più deciso nel voler limitare alcune attività rispetto al periodo precedente al Coronavirus. Il 10%, ad esempio, non tornerà a frequentare più i bar, circa il 9% i ristoranti e l’8% i centri commerciali. Lo stesso vale per chi ha un'età compresa tra i 35 e i 54 anni. In questo caso circa il 58% dichiara che andrà meno di prima nei ristoranti e solo due su quattro (43,5%) è pronta a tornare a fare colazione al bar come prima dell’emergenza. Più della metà (53,3%) si recherà invece a fare acquisti nei negozi.
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A sorpresa i più coraggiosi sono gli over 55, ovvero le persone che stando ai dati sui contagi dall'inizio della pandemia risultano più fragili e maggiormente attaccabili dal virus. Il 60% di loro si dichiara pronto a tornare a fare shopping e il 45% a fare colazione al bar. A questa fascia d’età sono mancati molto anche i centri commerciali, tanto che il 44% ha voglia di tornare a frequentarli come prima dell’emergenza.
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Il Messaggero