Coronavirus, l'allarme dei veterinari: «Non usate candeggina sui vostri animali»

Villa Borghese giorni fa, quando non c'era ancora il divieto di andare nei parchi
Esplode la polemica sui social a seguito delle dichiarazioni rilasciate da un veterinario durante una puntata della trasmissione "Pomeriggio 5". Il dottore, in questi...

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Esplode la polemica sui social a seguito delle dichiarazioni rilasciate da un veterinario durante una puntata della trasmissione "Pomeriggio 5". Il dottore, in questi giorni di emergenza coronavirus, ha consigliato di pulire le zampette dei cani dopo una passeggiata «con della candeggina ma molto diluita».

«E' assolutamente sbagliato, la candeggina è corrosiva» è il grido di allarme di animalisti e veterinari.

«La candeggina sulle zampe dei cani è fortemente irritante» spiega Giovanni Recine, 51 anni, direttore delle guardie zoofile Norsaa, con ambulatorio a Fonte Laurentina, a Roma Sud. Recine sul profilo Facebook dello studio ha postato la foto di un cane con le zampe ustionate proprio per far capire che la candeggina non va usata. «La candeggina, ipoclorito di sodio, ha un'azione irritante sui tessuti perché rimuove la normale protezione sulla pelle. La clorexidina molto usata in veterinaria ha lo stesso effetto» dice Recine. E allora cosa usare? «Si può effettuare una detersione con sapone di Marsiglia che ha un ph7 come la loro pelle, ma anche in questo caso l'uso eccessivo rimuovendo il film lipidico e di sebo darebbe lo stesso effetto, molta attenzione si deve fare anche alle salviettine detergenti, devono essere a ph7 non a ph 5.5 come quelle che si usano per i bambini, anche quelle hanno effetto irritante». 


C'è poi un'alternativa. «Gli igienisti possono mettere calzini di cotone o impermeabili e una volta tornati a casa si mettono in lavatrice o a disinfettare» conclude Recine. Anche Valentina Coppola, presidente dell'associazione Earth, impegnata da anni nella tutela degli animali, la pensa allo stesso modo: «Abbiamo ricevuto molte proteste in relazione all'uso di acqua e candeggina, quello che noi consigliamo è di usare le scarpettine che solitamente vengono prese per i cani disabili, una sorta di sacchetti di gomma quasi usa e getta. Vorrei - aggiunge - ricordare che gli animali non sono un veicolo attivo per la trasmissione del Covid-19 e se non si tolgono le scarpe una volta rientrati a casa, perché pulire le zampette dei propri animali?».
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Il Messaggero