Coronavirus Roma, ticket per le famiglie in crisi: bocciato il bonifico online, tornano i buoni pasto

Ticket per la spesa sarà erogato con i buoni pasto
Via alle domande, ma cambia il ticket per i romani in crisi da Covid 19: chi insomma ha perso il lavoro o si ritrova col reddito azzerato. Il Campidoglio fino all'altro ieri...

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Via alle domande, ma cambia il ticket per i romani in crisi da Covid 19: chi insomma ha perso il lavoro o si ritrova col reddito azzerato. Il Campidoglio fino all'altro ieri aveva puntato su una formula che avrebbe ridotto al minimo la trafila burocratica: i fondi sarebbero stati versati direttamente sul conto corrente di chi presentava domanda. Procedura ultra-semplificata, anche perché l'80% dei dipendenti amministrativi lavora da casa o è in ferie. Poi però sono arrivate le direttive dell'Anci, l'associazione dei comuni, che hanno costretto la giunta a cambiare.


Coronavirus Roma, pacchi spesa: le aree per le famiglie in crisi, ticket sul conto corrente `

Anche perché sia il governo che la Regione, che mettono sul piatto complessivamente 23 milioni per la Capitale, prevedono l'impiego delle risorse solo per fini alimentari o per beni di prima necessità. Con un semplice bonifico, invece, i soldi si possono spendere in qualsiasi modo. Si sarebbe rischiato il danno erariale. Ecco allora l'inversione di rotta, con l'annullamento della direttiva firmata 24 ore prima, il 30 marzo, con relativo bando allegato, ed ecco un nuovo provvedimento e un nuovo avviso, che resuscita la formula dei buoni pasto. Il bando è consultabile da ieri sera sul sito di Roma Capitale (www.comune.roma.it): il modulo per chiedere il sussidio si può scaricare online, per poi inviarlo compilato alla mail dei municipi. Sul portale del Campidoglio ci sono tutti gli indirizzi.
Il contributo sarà una tantum e, a sorpresa, non riguarda solo i romani: potranno ottenerlo anche i «non residenti impossibilitati a raggiungere il proprio luogo di residenza», si legge. Gli importi? Per i single o le famiglie con una persona è di massimo 300 euro; per le famiglie di 3 o 4 persone, arriva a 400 euro; per quelle con 5 o più componenti, sale fino a 500 euro. Sul sito del Comune c'è anche una lista di 1.100 supermercati e negozi dove si potranno spendere i tagliandi.

Non c'è un tetto reddituale. Anche se nel modulo ci sono diverse caselle da sbarrare: «non essere proprietario di immobili (con esclusione della casa di abitazione)», «non avere disponibilità economiche su conti correnti sufficienti per l'acquisto di beni di prima necessità». C'è poi il nodo del reddito di cittadinanza. La Regione ha votato per escludere i beneficiari dal nuovo ticket, ma il Campidoglio apre uno spiraglio: si darà priorità a chi «non percepisce altre forme di sostegno», ma nel modulo online viene chiesto a chi incassa il reddito di cittadinanza di indicarne l'ammontare mensile. Se basteranno i fondi, la platea si allargherà. Nessuno sa quante saranno le richieste: le prime stime indicano 100mila, ma potrebbero essere molte di più. Il Comune riceverà i moduli fino al 16 aprile, ma conta di iniziare a spedire i primi ticket tra venerdì e sabato. I controlli dei municipi sulle autocertificazioni partiranno dopo. Per le consegne si punta sui volontari reclutati tra i vigili urbani e nel non profit. Chi stamperà i tagliandi? Si sta cercando una grande azienda di buoni pasto, probabilmente quella già utilizzata per i travet capitolini. Per ora il Comune ha fissato i criteri solo per i fondi stanziati dal governo e ora aspetta di incassare gli 8 milioni della Regione deliberati ieri. Rispetto alla prima bozza, è cambiata la ripartizione delle risorse tra i vari municipi: non conterà solo il numero dei residenti, ma anche il reddito medio.
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Il Messaggero