Superare le difficoltà della vita con coraggio e non perdersi d’animo. E’ all’insegna di queste parole che si è svolta nella sala della Protomoteca in Campidoglio la 7°...
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Sono stati premiati con un’opera d’arte raffigurante l’Aretusa, una ninfa della leggenda ambientata nella città di Siracusa. Sette le persone insignite dell’onorificenza, che con il loro esempio hanno dimostrato coraggio.
Tra i premiati Lucia Annibali, l’avvocato marchigiano sfregiato con l’acido nell’aprile del 2013, che con il suo esempio ha trasformato un gesto di non amore in un amore per la vita, mettendo in gioco se stessa. Un’altra onorificenza è stata attribuita a Renzo Arbore per il suo impegno nella Lega del Filo d’Oro, a fianco dei non vedenti.
Ritirando il premio Arbore ha scherzato: “Un premio al coraggio, perché ho abbandonato la tv nel momento di massimo successo e ho avuto l’audacia di fare l’artista in un altro modo. Per i giovani credo che il coraggio sia quello di perseguire i propri obiettivi con perseveranza”.
Tra i premiati di quest’anno Annalisa Minetti, atleta paralimpica, cantante e scrittrice, che ha parlato della sua esperienza quotidiana e di come sia riuscita a realizzare molti desideri, grazie alla sua incoscienza. “Bisogna concepire la vita come una grande risorsa, chi ha questa opportunità deve vivere da protagonista e non da comparsa. Attraverso la volontà e l’impegno puoi rendere tutto possibile”.
Tra i giornalisti il riconoscimento è stato conferito a Franco Di Mare, inviato di guerra e giornalista Rai per la misurata sobrietà che mette nel raccontare ogni giorno l’Italia e per il coraggio dimostrato nell’aiutare i bambini orfani.
Soddisfatto del riconoscimento ha affermato: “Per un giornalista il coraggio vuol dire raccontare la verità”.
Altri premi sono stati assegnati a Pasqualino Buonfiglio, appuntato scelto dell'Arma dei Carabinieri, Raffaella Balestrini, ricercatrice e biologa, Livia Tampellin, operatrice umanitari impegnata nella lotta contro l’ebola che soccorre chi ha bisogno. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero