Coppie di fatto, a Roma l'anno prossimo le prime unioni gay

Coppie di fatto, a Roma l'anno prossimo le prime unioni gay
L'anno prossimo nella sala rossa del Campidoglio potremmo vedere le prime coppie che si registrano ufficialmente. A breve infatti anche Roma potrebbe avere il suo registro...

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L'anno prossimo nella sala rossa del Campidoglio potremmo vedere le prime coppie che si registrano ufficialmente. A breve infatti anche Roma potrebbe avere il suo registro delle Unioni Civili. I primi potrebbero essere Antonio e il suo compagno. I tempi li spiega Riccardo Magi, radicale della Lista Marino: «Contiamo di farla arrivare in Aula Giulio Cesare prima della pausa natalizia, forse anche prima del bilancio, ma sarà dura».




È pronta, infatti, ed è già arrivata negli uffici capitolini per un primo parere tecnico, una proposta di delibera che riguarda sia omosessuali sia eterosessuali. A sottoscriverla sei consiglieri capitolini di Pd, Sel, Lista Civica Marino, Movimento Cinque Stelle e Centro Democratico.

«Per Unione Civile si intende il rapporto di reciproca assistenza morale e materiale tra due persone maggiorenni, dello stesso sesso o di diverso sesso, che non siano legate tra loro da vincoli giuridici e che abbiano chiesto iscrizione all'interno del Registro delle Unioni Civili». Si propone dunque l'istituzione «all'interno dell'anagrafe comunale, un Registro delle Unioni Civili che sarà unico per tutti i Municipi di Roma Capitale». Per far richiesta di iscrizione almeno una delle due persone deve essere residente a Roma. «I soggetti iscritti - si legge nel testo - potranno beneficiare delle agevolazioni, dei benefici e, in generale, saranno soggetti alle medesime disposizioni previste dagli atti e dalle disposizioni di Roma Capitale, degli assessorati e degli Uffici competenti per i soggetti coniugati». E ancora: «Roma Capitale mette a disposizione di chiunque ne faccia richiesta i locali di propria pertinenza generalmente adibiti alla celebrazione dei matrimoni civili, per lo svolgimento di una cerimonia di iscrizione al registro medesimo alla presenza di un ufficiale di stato civile o delegato del Sindaco, il quale dovrà rilasciare, all'atto della registrazione, l'atto di iscrizione al Registro».
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Il Messaggero