Contemporaneo, nasce il primo festival vietato ai maggiori

Contemporaneo, nasce il primo festival vietato ai maggiori
Dieci spettacoli, sessantuno repliche, diciannove incontri e workshop: diecimila biglietti in vendita, ma numerose iniziative sono gratuite. Parte il 10 novembre e andrà...

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Dieci spettacoli, sessantuno repliche, diciannove incontri e workshop: diecimila biglietti in vendita, ma numerose iniziative sono gratuite. Parte il 10 novembre e andrà avanti per tre week-end consecutivi il REF Kids: un festival del contemporaneo dedicato a un pubblico di bambini e ragazzi a partire dai 18 mesi. Da ChottoDesh di Akram Khan allo swing della Rustica X Band, dalla street art di AliCè al labirinto del Teatrodelleapparizioni, dai laboratori curati dalla Rai per scoprire il dietro le quinte di radio e tv, ai percorsi di KizArt, nell'ambito della mostra Digitalife: musica, teatro, danza, circo e arte vietati ai maggiori di 18 anni.


GRANDI E PICCOLI
«Si tratta di una novità assoluta del Romaeuropa Festival», spiega Fabrizio Grifasi, direttore della Fondazione, presieduta da Monique Veaute, «e più in generale del mondo del contemporaneo, spesso considerato per addetti ai lavori. Dopo 32 edizioni di festival, abbiamo sentito la responsabilità di creare dei momenti di condivisione tra grandi e piccoli, genitori e figli, chiedendo agli artisti che solitamente si rivolgono a una platea di adulti di indirizzare il loro lavoro anche a bambini e ragazzi, alle famiglie». Il risultato, una rassegna vera e propria, curata da Stefania Lo Giudice, con appuntamenti, tra il Macro-Pelanda, il teatro Vascello e il Palazzo delle Esposizioni, uno spazio per i giochi e un ristorante con menu appositamente studiati per diverse fasce di età.

IL CALENDARIO
Ad aprire le danze, nel vero senso della parola, è la compagnia di Akram Khan, in scena tra il 10 e il 12 novembre con ChottoDesh, versione per bambini del capolavoro coreografico. Elefanti, coccodrilli, farfalle, alberi, fiori e piante per raccontare la storia di un ragazzo che sogna di diventare danzatore, tra tradizione indiana ed europea. Subito dopo l'inaugurazione, i riflettori si spostano sulla Pelanda (Macro Testaccio) che insieme alla vicina Factory si trasforma in un piccolo universo interamente dedicato alla creazione contemporanea per mini-spettatori con gli spettacoli di Bontehond, Farrésbrothers i cia, STEREOPTIK, teatrodelleapparizioni, Theatre de Spiegel, Rustica X Band, IMAGINART e Laurent Bigot, la street art di AliCè, le illustrazioni di B17 Illustrations, i racconti diFablesSecrets, i laboratori a cura di Flying Tiger Copenhagen e di ARTandSEEK.

I TALK

Un capitolo a parte sono gli incontri Famiglia punto zero i talk tematici per gli adulti. «Un contenitore di idee, rivolto ai genitori su temi come cyberbullismo, videogames o fake news», continua il direttore Grifasi, «per affrontare nuovi orizzonti culturali e questioni legate all'infanzia, in relazione all'attualità. Ma anche lezioni per mamme e papà, primi mediatori culturali, nell'approccio alle arti».
Pelanda, Macro Testaccio, dal 10 novembre Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero