Lazio, Bufera sui grillini in Regione «Conflitto d'interesse sulle assunzioni»

Lazio, Bufera sui grillini in Regione «Conflitto d'interesse sulle assunzioni»
I ruoli stavolta sembrano essere ribaltati: i partiti che accusano di assunzioni non trasparenti il Movimento 5 stelle e i grillini costretti alla smentita. Succede al consiglio...

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I ruoli stavolta sembrano essere ribaltati: i partiti che accusano di assunzioni non trasparenti il Movimento 5 stelle e i grillini costretti alla smentita. Succede al consiglio regionale del Lazio. Il gruppo consiliare del M5S avrebbe, infatti, assunto nel proprio staff due avvocati che qualche mese fa avevano presentato dei ricorsi contro la Regione di cui ora sono dipendenti. Uno di essi, poi, era stato anche candidato con il movimento di Grillo. La denuncia arriva dal capogruppo del Pd alla Pisana Marco Vincenzi. I due, Alessandro Canali e Paolo Morricone, sarebbero stati selezionati attraverso un bando pubblico, che secondo gli esponenti della maggioranza, sarebbe stato modificato. In un'interrogazione Vincenzi parla di «un caso di conflitto di interessi, peraltro vietato dalla legge che prevede che la professione di Avvocato sia incompatibile con qualsiasi attività di lavoro subordinato anche se orario di lavoro limitato». Il deputato Marco Miccoli va all'attacco: «Se si fosse trattato di qualunque altro partito,i grillini il giorno dopo l'assunzione, avrebbero gridato al "trombato riciclato dalla casta" mentre noi evitiamo di usare simili epiteti che non ci appartengono.


Nel frattempo però notiamo che in fretta e furia i grillini della Regione Lazio hanno cambiato da questa mattina gli estremi dell'assunzione sul loro sito forse per tentare di rimediare all'evidente illegittimità compiuta».

La replica è affidata al consigliere regionale del M5S Devid Porello: ««Vincenzi dimostra di non sapere come funziona un gruppo consiliare, i nostri dipendenti e collaboratori non sono dipendenti pubblici, ma nostri e non del consiglio regionale, quindi qualsiasi accusa di conflitto d'interesse è infondata». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero