Troppe assenze in Campidoglio, salta il consiglio sul bilancio

L'aula Giulio Cesare deserta
Troppi consiglieri assenti, tutti a casa. Parte con il piede sbagliato la maratona di voto dell’assemblea capitolina, chiamata in questi giorni ad approvare il bilancio di...

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Troppi consiglieri assenti, tutti a casa. Parte con il piede sbagliato la maratona di voto dell’assemblea capitolina, chiamata in questi giorni ad approvare il bilancio di previsione 2015 del Comune di Roma. Proprio nel giorno in cui Matteo Orfini, commissario del Pd Roma, riunisce l’assemblea cittadina del partito per fare il punto della situazione a tre mesi dalla bufera di Mafia Capitale, le assenze dei dem in consiglio comunale hanno fatto saltare la seduta di oggi. Dopo quattro appelli andati a vuoto la seduta è stata tolta per mancanza di numero legale: in aula Giulio Cesare erano presenti solo 23 consiglieri comunali e per aprire i lavori ne servivano 24. Tra le file del Pd mancavano Pier Paolo Pedetti, Athos De Luca, Alfredo Ferrari e Francesco D'Ausilio, mentre per Sel non era presente il capogruppo Gianluca Peciola. Furioso Fabrizio Panecaldo, capogruppo dem e coordinatore della maggioranza capitolina: «Non c'è un problema di natura politica ma è solo sciatteria – attacca Panecaldo - In fabbrica se non si entra in orario si perdono i soldi del lavoro. A scuola i genitori debbono giustificare l'assenza dei loro figli. Qui ognuno è grande e vaccinato e non ha bisogno giustificazioni». E le opposizioni affondano il colpo: «Pd e Sel la facciano finita: se vogliono far cadere il sindaco Marino, dalle parole passino ai fatti e presentino le loro dimissioni, invece di paralizzare tutto», sottolinea Alessandro Onorato, capogruppo della Lista Marchini.
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Il Messaggero