Roma, la consigliera in metro: «Nessuno ferma chi scavalca»

Roma, la consigliera in metro: «Nessuno ferma chi scavalca»
Quando si dice il tempismo. Lunedì nel giorno del via all’operazione Atac «evasione zero» su metropolitane e ferrovie concesse, la consigliera Pd Daniela Tiburzi ha scritto...

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Quando si dice il tempismo. Lunedì nel giorno del via all’operazione Atac «evasione zero» su metropolitane e ferrovie concesse, la consigliera Pd Daniela Tiburzi ha scritto una lettera ai vertici della municipalizzata e agli assessori Stefano Esposito (Trasporti) e Alfonso Sabella (Legalità) per denunciare un’esperienza vissuta sabato scorso.


«Verso le 17 - racconta l’esponente dem - mentre uscivo dalla stazione Ponte Mammolo della metro B, ho visto due ragazzi scavalcare i tornelli in entrata». E fin qui verrebbe da dire: sai che notizia. Tiburzi però dice di essersi rivolta a una dipendente dell’Atac che stava nel gabbiotto insieme con due addetti della vigilanza. «Mi sono presentata, ho detto loro che reputavo intollerabile questa scena, vista, tra le altre cose, la situazione disastrosa di Atac. Ma la dipendente della municipalizzata mi ha detto che non spettava a lei controllare, i due addetti dopo il mio intervento sono usciti dal gabbiotto».



Fine della scena? No, nemmeno il tempo di finire il ragionamento con gli addetti alla sicurezza - con i due portoghesi già beati ai treni - che davanti alla consigliera Tiburzi si sono materializzati altri due ragazzi. Oplà, un salto al tornello, e via pronti a scendere. Ovviamente senza aver obliterato, e quindi pagato, il biglietto. «All’inizio sono stati bloccati dagli addetti della sicurezza e sono tornati indietro, ma poi appena ho fatto finta di andarmene via, ho visto l’incredibile: i due ragazzi sono stati fatti passare dalle porte per i disabili, ovviamente senza il ticket».



A questo punto racconta ora la Tiburzi, con un mix di rabbia e amarezza, «sono tornata indietro per protestare». Che cosa ha ottenuto? «Nessuno mi ha dato retta e dopo poco mi hanno voltato le spalle con indifferenza». Questa è la storia, poi ci sono le conclusioni: «Cosa prevede - chiede la consigliera comunale - l’appalto della società che gestisce la vigilanza nella metropolitana?». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero