Il concerto di musica barocca con Anna Fendi

Il concerto di musica barocca con Anna Fendi
Note di un grande viaggio culturale ed etnico. Andato in scena a Ronciglione il concerto del Festival di musica barocca Alessandro Stradella, dal titolo “Musica dalla Spagna...

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Note di un grande viaggio culturale ed etnico. Andato in scena a Ronciglione il concerto del Festival di musica barocca Alessandro Stradella, dal titolo “Musica dalla Spagna al Nuovo Mondo”, presieduto da Andrea De Carlo e il cui presidente onorario è Anna Fendi. La stilista, presente al concerto, è molto attiva nella kermesse.

Prima di raggiungere la chiesa di San Sebastiano, sulla piazza principale della cittadina della Tuscia, la stilista romana riceve alcune istituzioni locali nella sua bella Canonica dei Fiori. Qui, tra un flute di bollicine e l’altro, si riconoscono il presidente del Club Viterbo Inner Wheel Claudia Testa, la presidente del Club Roma Nord Nadia Leoncini Mezzani e la segretaria distrettuale Inner Wheel Orietta Lattanzi Ciula.
Poi tutti lungo i viali per raggiungere il concerto.
 

“La Nueva España, attuale Mexico – spiega De Carlo in chiesa prima dello spettacolo - fu, nel secolo XVII, uno straordinario punto d’incontro tra culture e tradizioni molto diverse tra loro, quella dei colonizzatori spagnoli e portoghesi, quella degli indios americani, e quella degli schiavi portati in massa dall’africa, in seguito alla decisione del gesuita monsignor Della Casa che gli indios americani erano in possesso di un’anima, e per tanto non potevano essere ridotti in schiavitù”.
Questo stato di cose, aggiunge, produsse una particolarissima combinazione di linguaggi, musiche, ritmi, strumenti, scritture, dove la lingua nahuatl si confondeva con il bantù, i dialetti della Guinea e dell’Angola con lo spagnolo ed il portoghese, la scrittura polifonica europea si arricchiva di ritmi e danze tribali, i violini e i violoncelli si trovavano a suonare accanto a strumenti dalla forma particolare, realizzati con materiali esotici.
Questa musica singolare, che affondando le radici nel rinascimento e nel barocco si trasformò in seguito nel linguaggio musicale centro e sudamericano, adesso arriva a noi, in un immaginario viaggio di ritorno delle caravelle, per restituirci intatta l’immagine preziosissima di come eravamo, e aiutandoci a capire come siamo adesso.

Ed è davvero grande fascinazione tra gli archi romanici della chiesa.  “La Stradella Y-Project” suona e si compone di Esteban Lobos Delle Piane, Irene Caraba, Serena Seghettini, Amleto Matteucci , Lucia Adelaide Di Nicola,    Roberto Mattioni  e ovviamente Andrea De Carlo   
 
 
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Il Messaggero