Con Insinna a teatro emozioni tra amici

Il conduttore sul palco dell'Argentina con "Gente di facili costumi", alla prima tanti colleghi

Glulia Fiume e Flavio Insinna poco prima di salire sul palco del teatro Argentina
Celebrare il passato per comprendere il presente. Sarà partito da questa saggia considerazione Flavio Insinna che ha scelto di portare in scena al teatro Argentina la...

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Celebrare il passato per comprendere il presente. Sarà partito da questa saggia considerazione Flavio Insinna che ha scelto di portare in scena al teatro Argentina la commedia “Gente di facili costumi”, scritta nel lontano 1988 da Nino Marino e Nino Manfredi, quest’ultimo anche nei panni del protagonista insieme a Pamela Villoresi. Il mattatore televisivo Insinna, affiancato da Giulia Fiume è stato in grado di far rivivere le emozioni di questo classico della commedia italiana, recitata negli anni da diversi altri attori, ma sempre in grado di mantenere intatta la sua modernità nei contenuti e l’ironia dei due personaggi che vi vengono rappresentati. Il teatro di Largo di Torre Argentina era pieno a cominciare dal foyer, dove tra un premio Oscar, calorosi spettatori e colleghi festosi si è consumato l’imprescindibile rito del teatro.

 

 

 

Si riconosceva per esempio Nicola Piovani che ha ritirato con discrezione il suo biglietto ed è entrato in platea per prendere posto. Lo seguivano di poco l’attore Giampiero Ingrassia arrivato insieme alla figlia Rebecca e il regista Fausto Brizzi. Maria Amelia Monti e Claudia Campagnola accedevano in sala e chiedevano supporto alle maschere per individuare la propria poltrona di velluto rosso. Il giornalista e scrittore Corrado Augias ha apprezzato la storia di Ugo e Anna: lei giovane prostituta siciliana in un “abuso edilizio”, un appartamento ricavato nell’approssimativo locale di terrazza condominiale dove una volta si trovavano i cassoni ed il lavatoio del palazzo, ubicato dalle parti della stazione Termini. Ugo invece abita al piano di sotto ed è un intellettuale scapolo sui sessant’anni, scrittore fallito che sopravvive scrivendo cose che non gli piacciono per il cinema e la televisione. I due mondi si scontrano e incontreranno. Applausi ripetuti in chiusura di sipario. Serena Bortone e il regista Luca Manfredi, dopo aver goduto dello spettacolo si sono incontrati nei camerini dove molti erano in attesa di potersi complimentare con gli interpreti. L’idea di riportare in scena il testo è nata al produttore teatrale Valerio Santoro che con La Pirandelliana ha voluto rendere un omaggio affettuoso a Nino Manfredi, evidentemente gradito dal pubblico che ha risposto con entusiasmo alla doppia replica.
 

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Il Messaggero