OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Giovedì 22 settembre, presso l’Aula Magna dell’Ospedale San Camillo - Forlanini, l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera San Camillo, Narciso Mostarda e monsignor Vincenzo Paglia, consigliere spirituale della Comunità Sant’Egidio hanno firmato un protocollo d’intesa a favore delle persone in condizione di povertà e di fragilità.
L’accordo estende e approfondisce una collaborazione esistente già da qualche anno per i programmi di cura in Africa, che hanno garantito in questi anni missioni di medici specialisti e l’utilizzo della telemedicina in diversi Paesi africani dove è attivo il Programma DREAM della Comunità di Sant’Egidio. Il protocollo d’intesa, nato anche da una proficua collaborazione durante la pandemia da Covid-19, rappresenta un modello di forte partenariato che intende concentrare l’attenzione sulla popolazione fragile e povera della città e che richiede nuove forme di collaborazione di eccellenza tra strutture pubbliche e private del mondo no profit.
Sono previste azioni comuni a Roma a beneficio di persone fragili e povere, quali campagne di screening, prevenzione e diagnosi di malattie croniche e oncologiche, interventi per la prevenzione di malattie infettive, come le vaccinazioni, attività di consulenza ambulatoriale effettuata a titolo volontario dal personale medico dell’Azienda Ospedaliera San Camillo – Forlanini presso i centri della Comunità diffusi sul territorio.
“Un accordo importante che rafforza l’impegno comune con la Comunità di Sant’Egidio per garantire l’assistenza sanitaria della popolazione in condizioni di fragilità e verso i più bisognosi.
“Siamo in una fase storica complicatissima, che sta determinando un incremento esponenziale delle persone con fragilità, che faticano a soddisfare i bisogni primari. Per questo occorre sviluppare percorsi sociosanitari che consentano di intercettare subito, sul territorio, chi non riesce ad accedere ai servizi essenziali. La sinergia con Sant’Egidio è già in corso nei Paesi in via di sviluppo, ma oggi è appunto necessario estenderla alla realtà cittadina. Il protocollo procede in questa direzione e consolida il San Camillo come riferimento per la sanità pubblica e l’accesso universale alle cure”, sottolinea Narciso Mostarda, Dg del San Camillo - Forlanini.
“Questo protocollo d’intesa rappresenta un importante passo in avanti nella collaborazione tra la Comunità di Sant’Egidio, la Regione Lazio e l’Azienda Ospedaliera San Camillo - Forlanini nelle azioni congiunte a supporto della popolazione fragile e povera della città: anziani, senza dimora e migranti. I risultati eccellenti già ottenuti negli anni passati nella collaborazione per la formazione e il supporto al Programma DREAM in Africa e, lo scorso anno, durante la Pandemia da Covid-19 nel promuovere un Hub Vaccinale destinato alle popolazioni fragili, hanno messo in luce come sia vitale e fondamentale questa alleanza. La firma odierna rafforza tale collaborazione e rappresenta un modello”, commenta Monsignor Vincenzo Paglia.
Roma, fratellini riacquistano la vista grazie alla terapia genica: l'intervento al Bambino Gesù
Leggi l'articolo completo suIl Messaggero