Roma, cinquanta giardinieri comunali rischiano di restare senza lavoro

Roma, cinquanta giardinieri comunali rischiano di restare senza lavoro
Cinquanta giardinieri rischiano di rimanere senza lavoro. Scadrà il prossimo 21 novembre, in un clima di totale incertezza, il contratto dei "manutentori civici",...

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Cinquanta giardinieri rischiano di rimanere senza lavoro. Scadrà il prossimo 21 novembre, in un clima di totale incertezza, il contratto dei "manutentori civici", il gruppo di disoccupati assunti a tempo determinato dal Comune di Roma che, per 20 ore a settimana e per poco più di 600 euro al mese, hanno il compito di affiancare il Servizio Giardini nella manutenzione delle aree verdi della capitale. Tutto inizia nell’aprile del 2016 quando gli uffici Campidoglio decidono di assumere per 6 mesi il gruppo di disoccupati con lo scopo di sopperire alle difficoltà causate dalla mancanza di giardinieri (meno di 100 in servizio in tutta Roma).


Un’assunzione che rientra in un progetto sperimentale di reinserimento dei disoccupati nel mondo del lavoro, nato dalla collaborazione tra lo stesso Comune, il servizio Giardini e la Fondazione Roma Solidale - Onlus per contrastare il fenomeno dilagante della disoccupazione e, al contempo, assicurare il ripristino delle aree verdi. Così i 50 manutentori civici, armati di guantoni e cesoie, da più di un anno sono al lavoro lungo le strade della capitale per ripulire i parchi delle ville storiche romane e le aree verdi delle periferie.


Ma tra poco più di un mese, però, il loro contratto scadrà.
«La volontà politica sembra essere quella di procedere a una serie di assunzioni», spiegano i manutentori che lo scorso 15 settembre hanno incontrato alcuni rappresentanti dell’amministrazione. Ma le cose non sono così semplici, perché durante l'incontro è stato anche confermato l’avvio della prossima selezione tramite il centro per l'impiego di 30 nuovi giardinieri. Giardinieri che dovranno meritarsi l'assunzione attraverso una nuova selezione. «Ai candidati, da quanto abbiamo saputo - spiegano i manutentori -, verrà chiesto di avere concluso la scuola dell'obbligo, di essere in possesso della patente B e aver maturato esperienza nella manutenzione del verde; la graduatoria finale verrà poi stilata prendendo in considerazione criteri come l’età, il reddito e i carichi familiari. Se così fosse nessuna precedenza sarà data, dunque, a chi quel ruolo lo ha già ricoperto affiancando di fatto nell’ultimo anno il Servizio Giardini». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero