«Restituiteci la sede del mercato Trionfale e il parco di via Sabotino, o pagateci i 134 milioni di euro arretrati che ci dovete per questi due beni che utilizzati da...
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LA VERTENZA
Da sapere: l'Ater (ex Iacp) del comune di Roma, nonostante il nome, non fa riferimento al Campidoglio, essendo al 100 per cento di proprietà della Regione. Da tempo l'azienda ha un contenzioso aperto con l'amministrazione comunale, e nel 2016 Equitalia ha pignorato i conti correnti dell'Ater con due cartelle per un totale di 370 milioni, sui 500 di debiti ventennali accumulati nei confronti del Campidoglio, per l'Ici non pagata. I nodi stanno arrivando al pettine e, dopo aver pagato con fatica la prima rata di luglio (grazie anche all'aiuto della Regione) l'azienda delle case popolari deve ora pagarne altre due, tra ottobre e novembre, con grossi problemi di liquidità. E così i legali hanno deciso di utilizzare i beni di proprietà dell'Ater, ma utilizzati dal Comune a volte anche da decenni, per aprire una trattativa con Palazzo Senatorio.
I CONTATTI
Sono diversi gli edifici e le aree in questa situazione - scuole, uffici comunali, parchi pubblici - ma l'azienda, per avviare la trattativa con il Campidoglio, ha deciso di scegliere tra quelle di maggior pregio, a partire proprio dal mercato di via Andrea Doria. Difficile pensare a una restituzione dell'immobile: dopo anni di lavori, la struttura è stata aperta 8 anni fa, con concessioni molto lunghe agli operatori commerciali. Il tentativo di raggiungere l'intesa, quindi, potrebbe spostarsi rapidamente verso una soluzione finanziaria. Proprio quello che l'Ater desidera davvero: ossia compensare parte dei debiti nei confronti del Campidoglio con i crediti rivendicati per l'utilizzo delle strutture. Tutto facile, quindi? Nemmeno per sogno: Palazzo Senatorio già dalla passata consiliatura ha inserito stabilmente in bilancio i crediti vantati nei confronti dell'ex Iacp, mentre i 134 milioni reclamati dall'azienda diventerebbero una voce passiva nuova di zecca, con il rischio di far saltare l'equilibrio dei conti di Roma Capitale.
LE CESSIONI
Per risanare i conti, intanto, l'Ater ha avviato nei mesi scorsi un piano di vendita di immobili non residenziali, soprattutto negozi. L'operazione complessiva riguarda 1.200 locali, per un valore di 330 milioni. L'azienda continua a possedere un vastissimo patrimonio immobiliare nella Città eterna: dall'ultimo censimento effettuato siamo intorno ai 50 mila alloggi disseminati in tutta la Capitale, ma con una presenza molto forte nel I e II Municipio - in particolare tra Trastevere, Testaccio, Prati, Flaminio, Trieste, Pinciano e l'area di piazza Bologna - ossia le zone che hanno i valori medi di mercato più alti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero