Dal Colosseo al Parco dell'Appia Antica con il Grab, grande raccordo anulare delle bici

Dal Colosseo al Parco dell'Appia Antica con il Grab, grande raccordo anulare delle bici
Un sogno che viene da lontano, da Giulio Carlo Argan, sindaco di Roma negli anni Settanta e dallo storico-politico Antonio Cederna: un grande parco archeologico a Roma. Ed...

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Un sogno che viene da lontano, da Giulio Carlo Argan, sindaco di Roma negli anni Settanta e dallo storico-politico Antonio Cederna: un grande parco archeologico a Roma. Ed è così che con un occhio alla loro idea è stato presentato il progetto “Grab, grande raccordo anulare delle bici, come cambia il parco regionale dell’ Appia Antica”, in occasione dei 50 anni dalla prima legge di tutela del Parco. Il progetto prevede una ciclovia, dove ognuno in sella ad una bicicletta, può scoprire le bellezze antiche di Roma. Dalla colonna Traiana fino alla Regina Viarum, passando per il Colosseo. Ideato da Velove, in collaborazione con Touring club italiano, Legambiente e Parco regionale dell’Appia antica e Rete mobilità nuova.


Questo itinerario disegnato dalle associazioni porta alla scoperta dei tesori di Roma, apprezzati dagli stranieri e non solo, in sella alla bicicletta. Ed ecco allora questo itinerario museale a cielo aperto con la realizzazione di una grande area pedonale, che partendo da piazza Venezia, renda facilmente percorribile sicuro e accogliente, il percorso che ingloba i Fori, il Colosseo, il Palatino, il Circo Massimo, le Terme di Caracalla, Porta San Sebastiano e le Mura Aureliane, le Catacombe di San Callisto e di San Sebastiano e poi verso il parco della Caffarella, quello degli Acquedotti.

"Per fare questa passeggiata - spiega Alberto Fiorillo di Legambiente e coordinatore dl progetto Grab - la stessa che ha ammaliato Goethe e Napoleone, il primo a proporre la nascita di un parco dal Colosseo all'Appia Antica, ci vogliono 40 minuti a piedi e 15 minuti in bicicletta, sempre che si riesca a resistere alla tentazione di fermarsi lungo il percorso al Palatino, al Circo Massimo, a Caracalla, al Sepolcro degli Scipioni, alle Mura Aureliane, alle Catacombe di San Callisto o al Ninfeo di Egeria".
La realizzazione del GRAB, infatti, porta con sé la creazione di un unico itinerario ciclopedonale che, partendo da piazza Venezia, renda facilmente percorribile, fruibile, sicuro e accogliente, il percorso monumentale che ingloba i Fori, il Colosseo, il Palatino, il Circo Massimo, le Terme di Caracalla, Porta San Sebastiano e le Mura Aureliane, le Catacombe di San Callisto e di San Sebastiano e poi via via il parco della Caffarella, quello degli Acquedotti e tutte le altre testimonianze importanti e significative che si incontrano lungo la strada romana in questo tratto urbano eccezionalmente ben conservata.

Una sfida lanciata dalle associazione è quella dell’Appia Day in primavera che auspica per il primo giorno della stagione “un Appia Day con la Regina Viarum aperta alle persone e finalmente chiusa alle auto”.


E intanto i ciclisti romani si mobilitano e si danno appuntamento il 20 dicembre per “Occupy Appia”, alle ore 11:00 sulla via Appia Antica, nel tratto tra Porta San Sebastiano e via Ardeatina, per dare un messaggio forte all' amministrazione e agli automobilisti sul rispetto della vigente ordinanza del Sindaco (9 marzo e 27 aprile 1997) che prevede la chiusura al traffico della strada durante le domeniche e i festivi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero