Panzieri ucciso a Colleverde, i vicini: «Ora c'è tanta paura, questo è un posto tranquillo»

Luigi Panzieri "era avanti con gli anni ma molto attivo"

Panzieri ucciso a Colleverde, i vicini: «Ora c'è tanta paura, questo è un posto tranquillo»
È sotto choc il condominio di Colleverde: «Qui al massimo c'è stato il furto di una macchina» racconta Pietro Ludovini, residente nello stesso...

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È sotto choc il condominio di Colleverde: «Qui al massimo c'è stato il furto di una macchina» racconta Pietro Ludovini, residente nello stesso comprensorio di via Monte Rosa. Ieri nel pomeriggio in tanti erano ancora nel giardino sui cui si affacciano le sei palazzine. «Era anziano ma era ancora molto attivo - racconta ancora Pietro - la mattina spesso lo incrociavo mentre andava a fare la sua passeggiata. Che brutta fine - commenta- non capisco chi e perché sia stato aggredito selvaggiamente». Una domanda che si rincorre di casa in casa.

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L'anziano, si era trasferito negli anni 90 nel comune alle porte della Capitale. Dopo aver lavorato come agricoltore. Nella Sabina aveva diversi terreni e uliveti. «In tarda età ha però venduto tutto perché era anziano e fisicamente ne stava risentendo» dice Roberta Cassioli, un altra residente che precisa: «Vedevo spesso la figlia che lo veniva a trovare e poi anche noi vicini, spesso lo andavamo a trovare per sapere come stava. Certo la pandemia ha raffreddato molto i rapporti ma negli ultimi mesi anche lui usciva molto più spesso. Soprattutto da quando, un paio di mesi fa, aveva perso la moglie». L'ex agricoltore infatti era vedovo dallo scorso gennaio. La morte della moglie con cui aveva condiviso oltre 40 anni di vita, lo aveva molto turbato. Ecco perché i suoi vicini di casa, all'arrivo dell'ambulanza e poi delle auto della polizia, sulle prime hanno ipotizzato un gesto estremo.
IL DRAMMA
«Ho pensato che Luigi non avesse retto alla perdita della moglie. Può accadere che un anziano si lasci andare dopo una perdita così dolorosa» commentava invece Francesco Neri, residente di un'altra palazzina: «Ecco perché ho ipotizzato che forse, era arrivato al gesto estremo. Ho capito che si trattava di altro quando ho visto lo spiegamento di forze. Il via vai di poliziotti e di uomini della scientifica. Adesso tutti noi vogliamo capire cosa sia accaduto al povero Luigi, aggredito così brutalmente in casa sua».
C'è dolore ma ora, anche tanta paura nel condominio: «Questa è una zona molto tranquilla - spiega Francesco - le chiacchiere e le ipotesi sono diverse, non tornerà la serenità fino a quando non sapremo cosa è accaduto e fino a quando non capiremo chi è il responsabile. Qui - aggiunge - ci sono tanti bambini che si incontrano, il pomeriggio giocano insieme. Non abbiamo mai avuto alcune preoccupazioni che da oggi (ieri n.d.r.) avremo».


Tra le ipotesi al vaglio degli investigatori, c'è infatti anche quella del malintenzionato armato di coltello che si sarebbe introdotto in casa della vittima, forse per una rapina poi degenerata.
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Il Messaggero