Ancora un'aggressione a Roma da parte di un clochard violento. Il senzatetto, senza un motivo apparente, si è scagliato contro due amiche che passeggiavano in piazza...
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La telefonata al 112 è giunta poco dopo la mezzanotte. Immediate sono scattate le ricerche della Polizia di Stato e, dopo poco, una pattuglia del Commissariato Celio ha intercettato una persona perfettamente corrispondente alle descrizioni, che aveva vistose tracce di sangue sulle mani. L’uomo è stato pertanto condotto in commissariato per ulteriori accertamenti.
Pochi minuti dopo, una pattuglia del commissariato Esquilino, in transito in piazza San Giovanni, veniva a conoscenza di un uomo appena soccorso da un’autombulanza. Dalle testimonianze raccolte nell’immediato, è emerso si trattasse di un altro senza fissa dimora che, già in terra, era stato picchiato selvaggiamente da un uomo. Sia l’amica della donna colpita che il testimone del pestaggio del clochard, sono stati condotti presso il commissariato Viminale per essere ascoltati. Nel transitare nei corridoi, i due hanno subito riconosciuto il responsabile di entrambi gli episodi, identificato per P.M.G., romeno di 31 anni, senzatetto della zona, con numerosi precedenti di polizia per furto aggravato e danneggiamento.
L’uomo aggredito ha riportato la frattura del bacino e un'emorragia cerebrale, ed è stato ricoverato in prognosi riservata, mentre la donna, anche lei ricoverata, ha riportato un trauma cranico e una prognosi di 30 giorni. Gli investigatori del Commissariato Viminale, pertanto, al termine degli accertamenti, considerata la pericolosità del 31enne e la concreta possibilità di fuga, lo hanno sottoposto a fermo per tentato omicidio.
Venerdì notte un barbone tedesco di 45 anni, invece, aveva spaccato una bottiglia in testa a un diciottenne che lo aveva apostrofato perché stava urinando davanti a donne e bambini a Ponte Sisto, a Trastevere. Il ragazzo è stato medicato al Santo Spirito e giudicato guaribile in sette giorni. Il clochard è stato denunciato a piede libero per lesioni. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero