OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Roma arriva al settimo posto, prima tra le città italiane, nella classifica del report 'World's Best Cities' di Resonance Consultancy, tra le 100 metropoli mondiali più vivibili e turisticamente più interessanti da visitare nel 2023. Meglio della Capitale ha fatto solo Londra, Parigi, New York, Tokyo, Dubai e Barcellona. Alle spalle di Roma invece ci sono città come Madrid, Singapore e Amsterdam.
Roma prima italiana nel report World's Best Cities
«Roma è al settimo posto nella classifica tra le 100 metropoli mondiali più vivibili e turisticamente più interessanti da visitare nel 2023 per l'autorevole report 'World's Best Cities' di Resonance Consultancy. Ed è anche la prima città italiana. È il giusto riconoscimento degli investimenti che nell'ultimo anno abbiamo messo in campo con il sindaco Gualtieri per migliorare la qualità dell'ospitalità per i visitatori, per offrire un cartellone di grandi eventi della moda, sportivi e culturali di assoluto livello e per promuovere Roma nelle più importanti fiere turistiche internazionali.
La folla nel giorno della Befana
E ieri nel giorno della Befana una folla eccezionale ha preso d'assalto il centro storico tanto che sono stati contingentati gli accessi alla metro ed è stata chiusa la fermata Spagna. Così il Natale di quest'anno segna il ritorno di tutte le tradizioni in grande stile della Capitale che le passate giunte si erano trovate a cancellare e normare diversamente dopo il ciclone Mafia Capitale. Dunque ieri mattina accolta dalla solita folla festiva è arrivata la Befana in volo,«aiutata» dall'autoscala dei vigili del fuoco, scendendo dalla Chiesa di Sant'Agnese in Agone. Un volo al quale ha presenziato il sindaco Roberto Gualtieri ma che è risultato indigesto all'ex primo cittadino Ignazio Marino, quello dimissionato dal suo stesso partito, il Pd, dal notaio. Marino cancellò di fatto i banchi di piazza Navona e oggi giudica il ritorno «una sconfitta nella lunga lotta contro lobby, interessi e malaffare». Ma ne contesta anche la portata estetica che porta nelle piazze capitoline «sagre di basso livello» mentre la sua giunta aveva «restituito il giusto decoro a Piazza Navona» «scardinando la rete delle potenti famiglie che, a Roma, gestivano da anni un business milionario». Non la pensano così i tanti romani e turisti che hanno affollato il centro di Roma tanto da imporre ad Atac accessi contingentati alle fermate della metro A Flaminio e Barberini e la chiusura della stazione Spagna. L'elevato afflusso di gente in centro oltre a creare ingorghi di pedoni ha costretto a a chiusure stradali e deviazione di bus impattando in maniera significativa anche sulle stazioni più centrali della Metro A.
Leggi l'articolo completo suIl Messaggero