C'è chi si copre il volto con una mano nell'illusoria speranza di tener lontano il fetore. Chi volta lo sguardo altrove pur di scacciare via quello scenario...
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I RIFIUTI
Ma ieri pomeriggio da Trionfale a Medaglie d'Oro (nei quartieri in cui si sono concentrati gli avvistamenti maggiori) lo scenario era pressoché invariato. I cassonetti non solo erano al loro classico posto ma per di più - come consuetudine romana insegna - erano assediati da rifiuti di ogni tipo. Raccolte a rilento, in alcuni casi completamente ferme. Via Adamello, via San Tommaso d'Aquino e ancora via Angelo Emo, via Marziale: in tutti questi casi l'immondizia troneggiava in strada. Dai sacchetti carichi di umido alle torri dei cartonati fino ai rifiuti ingombranti. Materassi, caldaie e scaldabagni e ancora stendini. Buttati in strada con i passanti costretti a passarci in mezzo. E pensare che al netto delle ultime promesse piovute dal Campidoglio, proprio l'Ama lo scorso 6 marzo ha avviato il nuovo orario di lavoro per i dipendenti secondo quanto stabilito dal contratto nazionale firmato lo scorso luglio. Il nuovo orario prevede due ore in più a settimana (da 36 a 38) per tutti i dipendenti. In linea di principio questo avrebbe dovuto comportare una maggiore raccolta, ma poiché le due ore in più di servizio sono spalmate sull'intera settimana, la città resta sporca. Di fatto, venti minuti in più al giorno non hanno permesso di gridare al miracolo.
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Il Messaggero